Il verbo è la parte del discorso che indica, azioni, avvenimenti, modi di essere e situazioni collocati nel tempo e riferiti a persone, animali o cose.
Il verbo è la parola più importante della frase, fornisce informazioni importanti riferite al protagonista o ai protagonisti di una frase. E’ una parola variabile e può esprimere:
- un’azione compiuta dal soggetto→ Il gatto mangia il pesce;
- un‘azione subita dal soggetto → Pinocchio è inghiottito dalla balena;
- un modo di essere del soggetto → Madre e figlia sono brave;
- l’esistenza del soggetto → In fondo alla caverna c’e un orso;
- una condizione del soggetto → Il bambino sta bene.
Il verbo, come il nome, è formato da:
- una radice, che rimane invariata ed esprime il significato fondamentale del verbo;
- la vocale tematica, che caratterizza la coniugazione di appartenenza del verbo (-a per la prima coniugazione, -e per la seconda coniugazione, -i per la terza coniugazione);
- una desinenza, che si modifica e fornisce molte informazioni.
Radice e vocale tematica formano il tema, al quale possono aggiungersi eventuali prefissi, che modifivano il significato del verbo.
Ad esempio leggevano se aggiungiamo il prefisso ri il verbo sarà rileggevano
La desinenza ci permette di individuare:
- il numero, cioè ci indica se l’azione è compiuta da una sola persona o da più di una;
- il tempo in cui si svolge l’azione, cioè indica se l’azione si svolge nel tempo presente, passato o futuro.
I verbi della lingua italiana possono essere classificati in tre grandi gruppi:
Le coniugazioni sono tre quindi tutti i verbi che hanno la :
- forma base in –are fanno parte della prima coniugazione;
- forma base in –ere fanno parte della seconda coniugazione;
- forma base in –ire fanno parte della terza coniugazione;
Quindi il verbo assumerà desinenze diverse a seconda della coniugazione a cui appartiene.
I verbi che seguono il modello delle tre coniugazioni si dicono regolari cioè conservano immutata la radice cambiando la desinenza propria della coniugazione di appartenenza:
Io cant–o, tu cant– i, egli cant– a, noi cant–eremo ecc.
I verbi che si discostano da tale modello sono detti irregolari (andare).
I verbi essere e avere hanno una coniugazione propria e vengono definiti a coniugazione propria.