L’argilla è nata in montagna dalla disgregazione di certi tipi di roccia. Poi le particelle finissime sono state trasportate dai fiumi verso valle, dove si sono depositate in larghe pianure inondate. Nel corso di milioni di anni si sono formati diversi strati di argilla, di qualità diversa in base alle rocce di provenienza. Le argille più ordinarie si trovano ovunque e vengono usate per fare i mattoni. Le argille pregiate si trovano in pochi giacimenti, spesso a grandi profondità.

La ceramica viene fabbricata con l’argilla, essa è una roccia sedimentaria che ha come proprietà principale la plasticità.

Esistono tre tipi di argilla:

  • il caolino che è un’argilla refrattaria di colore bianco e di bassa plasticità che è usato per le porcellane;
  • l’argilla sabbiosa che presenta alta fragilità;
  • l’argilla refrattaria che è resistente al fuoco.

    

L’argilla è costituita da particelle finissime di caolinite, che impastate con acqua si ricoprono di un velo liquido, che le fa scorrere le une sulle altre. Ha un colore variabile dal grigio al giallo-bruno, che dipende dalle sostanze contenute. L’argilla pura e bianca si chiama caolino.

L’argilla prima della cottura è plastica e coesa e assume la forma voluta. Dopo la cottura diventa più resistente, più fragile e più permeabile. Tra le proprietà fisiche troviamo che la ceramica è dura e indeformabile, è un buon isolante termico ed elettrico. Tra le proprietà meccaniche è resistente alla trazione e alla compressione ma è fragile in caso di urto. Tra le proprietà tecnologiche è lavorabile ma solo prima della cottura, dopo è colorabile e facilmente pulibile.

Se all’argilla si aggiunge quarzo si migliora la plasticità; se si aggiungono gli ossidi metallici aumenta la lucentezza e l’impermeabilità.

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