Le fibre tessili sono strutture sottili di origine naturale o chimica utilizzate per la realizzazione dei tessuti. Le sostanze di cui sono costituite hanno caratteristiche di flessibilità, tenacità e duttilità, che consentono la lavorazione in fili sottili e resistenti.
Ogni fibra ha un aspetto caratteristico che si può osservare al microscopio. Ma tutte hanno una struttura allungata formata dall’unione di monomeri collegati tra loro in lunghe catene (polimeri).
Dall’unione delle fibre si ottiene il filato, più filati insieme formano il tessuto.
Le fibre naturali possono essere di origine vegetale, animale o minerale; quelle chimiche possono essere artificiali o sintetiche.
Le fibre tessili vegetali
La pianta di fibra più diffusa nel mondo è il cotone. Segue il lino, invece la canapa e la iuta si coltivano in pochi paesi.
Il cotone
Il cotone è una fibra tessile di origine vegetale con filamenti sottili e giallastri, lunghi 2 0 3 cm, formata per il 95% da cellulosa. Nasce dentro la capsula della pianta omonima, e ha l’aspetto di una bambagia soffice che avvolge i grossi semi. Le qualità più pregiate sono a fibra lunga, di colore bianco.
Esso è la fibra più economica e più diffusa grazie anche alla sua compatibilità con la pelle, disperde abbastanza facilmente il calore, è molto igienica, ha una buona igroscopicità, permeabilità all’acqua e all’aria. Viene impiegata per le camicie, biancheria ecc.
La pianta del cotono cresce nei paesi con una stagione umida e una stagione secca (Stati Uniti, Cina, India, Brasile, Russia ecc.).
E’ una pianta annuale con un ciclo vegetativo di circa 6 mesi. Il frutto è una capsula che comincia a maturare dopo i primi tre mesi; nei tre mesi successivi la capsula cresce e si indurisce, crescono quindi tantissimi peli all’interno che si avvolgono a spirale..
Quando il frutto è maturo la capsula scoppia, cioè si apre liberando una bambagia soffice di fibre detta lint.
La raccolta viene effettuata quando le capsule si aprono. Può essere manuale, soprattutto nei paesi poveri, o con le macchine.
Le capsule vengono trasportate in uno stabilimento dove una macchina sgranatrice separa le fibre dai semi. Poi le masse di fibre vengono unite per formare masse di balle che verranno vendute all’industria dei filati.
Con i peli più lunghi si confezionano i filati più pregiati. , quelli più corti sono usati nella fabbricazione del raion e della celluloide.
Dai semi si ricava olio, mangimi per il bestiame e fertilizzanti.
Il lino
Il lino è una fibra tessile di origine vegetale, lunga circa 1 m. La fibra è contenuta nel fusto della pianta del lino. Le fibre sono i vasi conduttori che trasportano l’acqua dalle radici alle foglie. Esso non è formato da solo cellulosa come il cotona ma contiene anche lignina, grassi e cere che gli conferiscono una brillantezza molto apprezzata.
Essa è una fibra fresca, perchè disperde facilmente il calore, è molto resistente, infatti dura a lungo. Viene usata per confezionare abiti estivi, lenzuola ecc.
La pianta di lino cresce un po’ ovunque. Esso è una pianta annuale, con un ciclo vegetativo di circa 4 mesi.
Dopo tre mesi dalla semina lo stelo è lungo circa 1 m. Si seminano molto vicine per far in modo che la pianta non aumenti di volume e i vasi conduttori rimangano esili.
Una volta raccolti con una macchina li si fanno seccare.
Le fasi successive sono:
- macerazione. Gli steli vengono battuti sulle cime per eliminare le capsule. Poi sono immersi in vasche piene d’acqua, in cui si sciolgono le sostanze gommose che legano le fibre. Infine vengono lasciati essiccare;
- maciullatura. Gli steli secchi vengono fatti passare attraverso dei rulli che frantumano la parte legnosa. Si libera così la fibra; si allontanano gli ultimi frammenti di legno e si ottiene il lino grezzo;
- pettinatura. Le fibre sono passate attraverso dei pettini che le rendono parallele ed eliminano le fibre più corte. Le fibre vengono unite in una coda e vendute.
Altre fibre vegetali
La canapa la cui fibra si ricava dal fusto della cannabis sativa, una pianta erbacea annuale. Rispetto al cotone è più resistente, ruvida e grossolanea.
L’agave è una pianta erbacea perenne. Dalle sue foglie si ricavano le fibre che sono molto robuste ed adatte per fabbricare stuoie e cordami.
La juta è una pianta erbacea perenne originaria dell’India. Si ricava dal fusto come la canapa,. Ruvida e grossolana viene usata per fabbricare tappeti, teli ecc.
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