Il processo che, partendo dalle materie prime, trasforma i materiali in natura, prima in semilavorati e poi in prodotti finiti, viene detto ciclo dei materiali. Tale ciclo comprende tutte le azioni che vengono eseguite sui materiali presenti in natura, dall’estrazione fino allo smaltimento dei materiali sotto forma di rifiuto.

Una parte dei materiali di scarto dei processi produttivi, può essere recuperato ed utilizzato come nuova materia prima,tale operazione prende il nome di riciclaggio dei materiali. L’utilizzo di materiali di scarto come semilavorati è spesso più economico rispetto all’estrazione di nuove materie prime e spesso rappresenta una vera e propria risorsa per sostituire le materie prime in via di esaurimento.

Gli effetti del riciclaggio sono molteplici e sono: prevenire lo spreco di materiali potenzialmente utili, ridurre il consumo di materie prime e di energia e conseguentemente di ridurre l’inquinamento ambientale. I materiali riciclabili sono: metalli, molte plastiche, il vetro, il legno, la carta, i tessuti.

Riciclaggio dei materiali metallici

Tale processo può essere ripetuto tantissime volte. L’acciaio per esempio è il materiale più riciclato al mondo. La prima fase prevede la raccolta dei rifiuti. Dopo si procede alla triturazione degli scarti, alla separazione dei vari metalli e quindi alla fusione.

Riciclaggio dei materiali plastici

Essendo molto usati nel campo degli imballaggi, i polimeri rappresentano uno dei componenti principali dei rifiuti solidi. Inoltre, generalmente, non sono biodegradabili; infatti il suolo ci mette più di mille anni per smaltirli. Molte plastiche termoindurenti possono essere facilmente smaltite, mentre per altre il processo è complesso.

Importante è la selezione degli imballaggi che dovrà essere effettuata a livello domestico. Poi arrivata all’impianto verrà effettuata manualmente o meccanicamente la selezione degli imballaggi, verranno poi eliminate eventuali frazioni estranee, come vetro, carta ecc. e verranno suddivise la varie tipologie di polimeri.

Tale separazione può essere fatta in vari modi: separazione magnetica, per densità, galleggiamento ecc.

Una volta separati i vari polimeri vengono effettuate le fasi successive: triturazione, in modo da ridurre il volume di partenza, viene poi lavato, macinato e infine essiccato (per eliminare l’acqua assorbita residua. Il materiale essiccato viene inviato ai silos di stoccaggio che hanno degli agitatori che omogenizzano il prodotto. La parte finale del processo è costituita dalla granulazione, che serve ad ottenere il granulo da usare per le successive applicazioni.

    

Riciclaggio del vetro

Il vetro è un materiale completamente riciclabile. Ciò comporta un notevole risparmio sia di materie prime sia di costi energetici.

I rottami di vetro della raccolta differenziata vengono usati soprattutto per ottenere vetro cavo (bottiglie, barattoli, contenitori). Il vetro viene prima selezionato con una cernita manuale per eliminare i corpi estranei di grosse dimensioni; è eseguita poi una cernita approfondita per eliminare residui di ceramica, pietre, corpi metallici ecc. Nella fase successiva avviene la frantumazione e dopo il materiale è trattato con elettrocalamite per rimuovere corpi magnetici presenti. Tramite l’aspirazione vengono tolti eventuali corpi leggeri presenti come carta, alluminio ecc. Il materiale è pronto per essere fuso e per produrre nuovi oggetti.

Riciclaggio della carta

Ogni prodotto cartaceo può essere riciclato con un processo che inizia con la raccolta differenziata. Il processo che permette di riciclarla prevede:

  • cernita: serve a eliminare tutti i residui non cellulosici presenti;
  • selezione: si tratta di una prima separazione di giornali, cartoni, carta più leggera ecc.
  • pressatura: e confezionamento in balle;
  • Spappolamento: la carta da macero viene messa in un vascone pieno d’acqua dove lo spappolatore (pulper) fa diventare il macero una vera e propria poltiglia;
  • Filtraggio: la pasta attraversa un filtro che trattiene le impurità più grossolane;
  • Depurazione: sfruttando la forza di gravità e il diverso peso specifico, la pasta di cellulosa viene separata da altre impurità;
  • eliminazione degli inchiostri presenti nella carta stampata con solventi, in modo da ottenere carta bianca.

 

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