L’acqua da sempre è stata la via più utilizzata per muovesi, soprattutto per raggiungere mete lontane.    All’inizio si viaggiava su tronchi uniti tra di loro, poi sono stati creati degli scafi vuoti all’interno. Poi per far muovere tali imbarcazioni, prima di tutto si è sfruttato la corrente prodotta dal mare e dal vento (barche a vela), poi remi e in ultimo motori. L’imbarcazione viene manovrata da un timone.

La nave

Gli elementi strutturali comuni a quasi tutti i tipi d’imbarcazione sono:

  • la prua cioè l’estremità anteriore della nave, ha una forma slanciata per poter fendere l’acqua con facilità;
  • la poppa è l’estremità posteriore della nave, dove si trovano il timone e l’elica;
  • la chiglia è la trave che va da prua a poppa e forma la spina dorsale della nave;
  • la sala macchine ospita l’apparato motore della nave;
  • l’elica è l’organo propulsore della nave; riceve il movimento dell’albero motore;
  • i ponti sono le strutture orizzontali della nave; il ponte di coperta è il più importante e ha delle aperture (boccaporti) che servono a caricare e scaricare la stiva; il ponte di comando o plancia è la struttura elevata dove si trova la sala operativa per il governo della nave;
  • la stiva è lo spazio interno della nave; è suddivisa in più scomparti per mezzo di strutture trasversali, le paratie.
  • il timone è l’organo di governo della nave; serve a dirigere la nave nella direzione voluta.

    

Le navi si dividono da carico e da trasporto passeggeri. Esse si muovono per propulsione cioè grazie al principio di azione reazione, le pale dell’elica ruotando spostano indietro una certa quantità di acqua a cui corrisponde un’azione uguale e contraria che fa avanzare lo scafo. Attualmente le navi sono dotate di 1 o 2 eliche mosse da motori diesel o da turbine a vapore, la produzione di vapore avviene in caldaie a nafta, la cui sala è situata a poppa.

Le navi da carico hanno lo scafo con doppio fondo e casse su cui caricare acqua di zavorra per stabilizzare la navigazione a vuoto. Le stive sono diverse e separate in modo da poter ripartire i carichi. Ai carichi si accede grazie a grosse aperture poste sul ponte di coperta detti boccaporti.

Nelle navi per passeggeri lo scafo è diviso in numerosi ponti per le cabine , sale e saloni per i passeggeri.

Le navi per il trasporto merci possono essere di vario tipo: le metaniere (trasportano gas naturale liquido), le petroliere (trasportano carichi liquidi come idrocarburi o oli vegetali), le portacontainer (cioè contengono container), le navi rinfusiere (trasportano carichi non liquidi e non posti in container o silos), le navi rompighiaccio (serve per rompere i ghiacci durante i viaggi nei mari dove si formano i ghiacci).

Il porto

Il porto è una parte di mare protetto, naturalmente o artificialmente, che assicura riparo alle navi e a tutte le imbarcazioni. Ha anche la funzioni di consentire lo sbarco e l’imbarco dei passeggeri e il carico e scarico di merci. Ci sono porti commerciali e industriali, porti turistici, porti fluviali.

Tra le infrastrutture di un porto troviamo le banchine di ormeggio, le gru fisse e mobili, i capannoni per smistare e proteggere le merci in transito, i magazzini frigorifero, i silos e le cisterne per le merci sfuse ecc. Nei porti si trovano anche i bacini di carenaggio, dove vengono effettuate le riparazioni delle navi.

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