L’energia meccanica dipende dalle forze. Esse possono agire diversamente apportando deformazioni o spostamenti.
Quelle che vengono applicate per spostare un corpo vengono dette forze motrici. Come ad esempio la forza applicata da un uomo per spostare un carrello, oppure una gru che alza una massa ecc.
Quando una forza è usata per modificare la forma di un corpo si dice forza deformante. Invece, le forze che si oppongono al moto o alla deformazione di un corpo sono dette forze resistenti, tra queste c’è anche la forza d’attrito, che frena l’azione della forza motrice.
Bisogna però ricordare che l’effetto di spostamento o di deformazione di un corpo si può ottenere solo quando la forza motrice è superiore a quella che oppone resistenza. Quando invece non si ottiene alcun effetto vuol dire che le forze sono in equilibrio.
Una forza viene rappresentata graficamente come una freccia, in cui si individuano la lunghezza che è proporzionale all’intensità con cui la forza agisce; la direzione indicata dalla retta su cui è posta la freccia; il verso, indicato dalla punta della freccia; il punto di applicazione, della forza.
L’attrito
Quando un corpo striscia su un altro si genera una resistenza, detta attrito, causata dalla rugosità della superficie di contatto.
L’attrito può essere:
- radente, nel caso in cui i corpi strisciano uno con l’altro;
- volvente, o di rotolamento, quando un corpo solido rotola su una superficie come una ruota;
- viscoso, quando ostacola il movimento dei corpi immersi in un fluido.
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