L’onda è un fenomeno complesso che consiste nella propagazione di energia. Quando gettiamo un sasso nell’acqua provochiamo dei movimenti ondulatori, cioè come una serie di cerchi concentrici che si vanno allargando man mano che ci si allontana dal punto di origine. Rispetto al sasso l’onda è però un movimento di energia e non di materia..
Per identificare un’onda elettromagnetica, come un’onda radio, è necessario conoscere:
- la lunghezza d’onda, corrisponde alla distanza fra due creste d’onda cioè due picchi, la sua unità di misura è il metro con i suoi multipli e sottomultipli;
- l’ampiezza, corrisponde al massimo spostamento verso il basso o verso l’alto delle oscillazioni; quindi rappresenta l’altezza dell’onda;
- la frequenza, corrisponde al numero di oscillazioni prodotte in un secondo; la sua unità di misura è l’hertz;
- la velocità con cui si propaga, pari a circa 300 000 km al secondo, cioè la velocità della luce.
L’insieme delle onde elettromagnetiche si chiama spettro.
Le onde elettromagnetiche si propagano in linea retta , ma sulla Terra il loro cammino è influenzato da diversi fattori, quindi è importante che un’onda venga modulata.
Con appositi apparecchi si può far variare l’onda portante in modo che il segnale trasmesso abbia caratteristiche diverse.
La modulazione può essere di due tipi:
- modulazione di frequenza (FM), l’onda risultante è un’onda con frequenza variabile e ampiezza costante. Il segnale è meno sensibile ai disturbi dell’atmosfera, ma può coprire distanze limitate;
- modulazione d’ampiezza (AM), l’onda risultante ha frequenza costante e ampiezza variabile, il segnale è meno pulito ma può coprire maggiori distanze.
Spesso per far si che le onde a frequenza più alta che possono raggiungere distanze minori, per potenziarle si usano i ripetitori, cioè speciali apparecchiature che ricevono e ritrasmettono il segnale.
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