I romanzi d’avventura, molto amati soprattutto tra i ragazzi, sono caratterizzati per la presenza di pericoli, sfide ed emozioni di vario tipo.

Generalmente il racconto d’avventura riguarda avvenimenti imprevisti e avvincenti che il lettore può vivere stando seduto in poltrona.

Alcuni racconti hanno delle caratteristiche comuni alla fiaba, ma a differenza di questa trattano di vicende realistiche, senza elementi magici quindi narrano di avvenimenti straordinarie ma che potrebbero accadere.

Il suo antenato illustre per eccellenza è l’Odissea, ma non da meno sono i poemi cavallereschi medievali.

Il primo romanzo d’avventura dell’età moderna è Robinson Crusoe (1719) di Daniel Defoe; ma dall’Ottocento furono i giornali popolari a pubblicare racconti d’avventura a puntate di eroi coraggiosi in cerca di un tesoro nascosto o che esplorano luoghi lontani…

Purtroppo oggi con internet e con il turismo di massa a causa del fatto che non ci sono più luoghi nuovi da esplorare, questo tipo di romanzi hanno avuto un calo di interesse; oggi l’avventura è più apprezzata al cinema.

    

Com’ è scritto un romanzo d’avventura

La storia di avventura è incentrata su di un viaggio che il protagonista, cioè l’eroe, compie verso luoghi sconosciuti. L’eroe quindi abbandona la sua situazione di tranquillità per viaggiare verso l’ignoto.

Il protagonista , di solito, è una persona buona,con doti morali o fisiche straordinarie; a volte può essere anche una persona comune senza alcuna caratteristica particolare.

L’eroe è ostacolato da un’antagonista che è un essere spietato, proprio l’opposto dell’eroe. Può capitare che il nemico non sia una persona ma una forza o un evento naturale come un terremoto, un incendio ecc.

Il protagonista può essere affiancato anche da un aiutante.

I luoghi del racconto sono spesso esotici, lontani e misteriosi; spesso sono anche luoghi colpiti da guerre, città di periferia ed altro.

Durante il racconto da una situazione iniziale normale e tranquilla, subentra la complicazione dovuta al nemico e quindi si susseguono una serie di azioni avvincenti e colpi di scena. Si passa da sequenze tranquille di dialogo a sequenze veloci e avvincenti.

Spesso quando il ritmo rallenta si passa a sequenze descrittive.

Nonostante le imprese difficili e a volte anche mortali che deve superare l’eroe, il racconto si conclude sempre con un lieto fine come nelle fiabe.

Il linguaggio usato è molto semplice ed è costituito da frasi brevi. Vengono usati molti aggettivi che stimolano l’immaginazione.

Le azioni sono caratterizzate dai verbi di movimento.

 

Vedi il programma d’italiano delle medie