Aggiuntiva | E’ una subordinata che indica un fatto o un’azione che si aggiungono a quanto si verifica nella reggente. |
Avversativa | E’ una subordinata che indica il fatto, la circostanza che risultano contrari a quelli espressi nella reggente. |
Causale | E’ una subordinata che indica la causa, la ragione di quanto avviene nella proposizione reggente. |
Comparativa | E’ una subordinata che esprime un paragone , un confronto con quanto detto nella proposizione reggente. |
Concessiva | E’ una subordinata che indica il fatto, la circostanza nonostante i quali si verifica quanto detto nella proposizione reggente. |
Condizionale | E’ una subordinata che indica la condizione, cioè l’ipotesi necessaria perchè si realizzi quanto espresso nella proposizione reggente. |
Consecutiva | E’ una subordinata che esprime la conseguenza, l’effetto di ciò che avviene nella proposizione reggente. |
Coordinata | E’ una proposizione che è posta sullo stesso piano e svolge la medesima funzione di quella a cui si lega. Possono essere di sei diversi tipi a seconda della congiunzione coordinante che le unisce alla reggente: copulative, avversative, disgiuntive, esplicative, conclusive, correlative. |
Dichiarativa | E’ una subordinata che serve a chiarire e a specificare meglio un elemento della proposizione reggente, completando il significato dell’intero periodo. |
Discorso diretto | E’ quello che riporta le parole di chi parla, esattamente come sono state pronunciate, senza alcun intervento esterno. |
Discorso indiretto | E’ quello che riporta in forma di racconto le parole pronunciate da qualcuno, cambiando la struttura del discorso. |
Eccettuativa | E’ una subordinata che indica un’azione, una circostanza, tolta la quale si verifica quanto è detto nella reggente. |
Esclusiva | E’ una subordinata che indica un fatto, un’azione che non si sono verificati e che peraltro risultano esclusi dall’azione espressa nella reggente. |
Finale | E’ una subordinata che indica il fine, lo scopo per cui si fa ciò che è detto nella proposizione reggente. |
Interrogativa indiretta | E’ una subordinata che esprime una domanda, un interrogativo, un dubbio in forma indiretta, senza cioè il punto interrogativo finale e in dipendenza di un’altra proposizione. |
Limitativa | E’ una subordinata che esprime un concetto, un fatto che limitano il significato di quanto detto nella proposizione reggente, restringendolo a un particolare punto di vista o a un determinato ambito. |
Modale | E’ una subordinata che specifica il modo in cui si svolge l’azione espressa nella proposizione reggente. |
Oggettiva | E’ una subordinata che funge da complemento oggetto al predicato della proposizione reggente. |
Periodo | E’ l’insieme di due o più proposizioni disposte in successione logica e collegate fra loro così da esprimere un significato compiuto delimitato da un segno di punteggiatura forte (punto fermo, punto esclamativo, punto interrogativo). |
Periodo ipotetico | E’ formato dall’unione di una proposizione condizionale con la propria reggente. |
Principale | E’ una proposizione caratterizzata dal fatto di essere del tutto indipendente dalle altre proposizioni del periodo e di comunicare un significato compiuto e preciso. |
Relativa | E’ una subordinata che completa il senso del periodo e determina il nome della reggente al quale è collegata per mezzo di un pronome o di un avverbio relativo. |
Soggettiva | E’ una subordinata che funge da soggetto al predicato della proposizione reggente, sempre espresso in forma impersonale. |
Strumentale | E’ una subordinata che indica il mezzo con il quale si realizza l’azione espressa nella proposizione reggente. |
Subordinata | E’ una proposizione che dipende da un’altra, detta reggente, e svolge la stessa funzione di un complemento nella frase. |
Temporale | E’ una subordinata che specifica il tempo, la circostanza in cui avviene ciò che è detto nella proposizione reggente. |