La subordinata oggettiva svolge la funzione di complemento oggetto del predicato verbale della frase reggente. La sua funzione è simile a quella del complemento oggetto in una proposizione.
La proposizione oggettiva dipende da una reggente il cui soggetto è espresso oppure è sottinteso. Essa inoltre può essere retta solo da verbi intransitivi.
Tutti dicono che sei un ragazzo in gamba.→soggetto espresso: tutti
Mi hanno comunicato che domani arriveranno le tue scarpe. →soggetto sottinteso: essi
Le proposizioni oggettive sono rette da verbi o locuzioni che esprimono:
- opinioni, giudizi, dubbi: pensare, credere, supporre, dubitare, rendersi conto ecc.:
Penso che anche i genitori a volte possano sbagliare;
- dichiarazioni, affermazioni: affermare, dichiarare, dire, negare, annunciare, comunicare, raccontare ecc.:
Luca ha detto di aver bisticciato con sua madre;
- ricordi, percezioni: ricordare, dimenticare, accorgersi, sentire, avvertire, percepire, vedere ecc.:
Il papà ricorda che a sedici anni i suoi genitori gli regalarono un motorino;
- desideri, timori, speranze, ordini, divieti, volontà, sentimenti: desiderare, sperare, promettere, vietare, impedire, rallegrarsi, dispiacersi ecc.:
Elena e Luca sperano che un giorno potranno andare a scuola con il motorino.