Le onde possono essere trasversali cioè quando le particelle del mezzo si muovono in direzione perpendicolare alla direzione nella quale si propaga l’onda.
Un esempio di onda trasversale lo si ha quando si prende una corda, a cui si lega un fiocchetto rosso, e la si lega ad una estremità, all’altra estremità gli imprimiamo una forza che formerà un’onda. Noteremo che il fiocchetto si muoverà dall’alto verso il basso, mentre l’onda si propaga in orizzontale.
Il secondo tipo di onde sono quelle longitudinali dove le particelle del mezzo si muovono nella stessa direzione nella quale si propaga l’onda.
Un esempio di onda longitudinale è quello di una molla fissata ad una estremità, tiriamo la molla verso di noi fino ad una certa distanza dal punto fisso, poi comprimiamo la molla e riportiamo la mano al punto di partenza. Se leghiamo un fiocchetto ad un punto della molla vediamo che i suoi spostamenti avvengono in orizzontale, cioè nella stessa direzione della propagazione dell’onda.
Con un movimento ritmico di oscillazione su e giù su una corda è possibile generare una successione continua di onde che sono chiamate onde periodiche .
Dove il periodo delle onde indica il tempo necessario per il passaggio completo di un’onda , cioè per compiere un’oscillazione completa, e si misura in secondi.
Questo moto oscillatorio viene rappresentato graficamente con una curva detta sinusoide, le cui parti più alte vengono dette creste e quelle più basse ventri.
Le onde periodiche si distinguono tra loro per la frequenza, lunghezza ed ampiezza.
La frequenza è il numero di oscillazioni che l’onda compie in un secondo. Quando si parla di alta frequenza ci si riferisce a onde prodotte da corpi che oscillano velocemente , mentre al contrario si parla di bassa frequenza quando ci si riferisce a corpi che oscillano lentamente. La frequenza si misura con l’hertz (Hz).1 1 Hertz è la frequenza di un’onda che compie un’oscillazione completa in 1 secondo.
La lunghezza d’onda (lambda)è la distanza tra due creste o tra due ventri consecutivi.
La distanza tra il punto più alto della cresta e la posizione di equilibrio costituisce l’ampiezza di un’onda: più ampie sono le oscillazioni, maggiore è questa grandezza.
La velocità di propagazione di un’onda è data dal prodotto della sula lunghezza d’onda per la frequenza.
v = λ • f