Generalmente la prima parte del corpo che viene a contatto con l’aria inspirata è il naso, attraverso le narici e raramente dalla bocca.
Giunta nel naso grazie ai peli nasali e al muco prodotto dalle cellule mucipare, l’aria viene filtrata e quindi purificata dalle impurità come il pulviscolo atmosferico,inoltre viene riscaldata e resa umida. Si può dire che il naso sia una prima protezione a tutto il sistema respiratorio, cosa che non avviene se l’aria entra dalla bocca.
L’aria arriva poi alla faringe, che è collegata con il naso e con la bocca, ed è un organo a forma di tubo lungo circa 10-15 cm. La faringe è un organo sia dell’apparato digerente che respiratorio, quindi attraverso esso passerà sia il cibo che l’aria. Quindi possiede una valvola, chiamata epiglottide, che chiude l’apertura della laringe quando ingeriamo il cibo, invece tale valvola è aperta quando inspiriamo.
L’aria passa poi alla laringe, un organo a forma d’imbuto rovesciato, che nell’uomo è più pronunciata e viene chiamata “pomo d’Adamo”. Essa serve anche per la fonazione, cioè per emettere suoni. Infatti, all’interno della laringe sono presenti le corde vocali, due robuste membrane, che vibrano al passaggio dell’aria in uscita dai polmoni e grazie alla modulazione dei movimenti della lingua e delle labbra, vengono prodotti una varietà di suoni.
Alla laringe segue la trachea un tubo flessibile, lungo 10-15 cm, la cui parte superiore si trova ancora nella gola. E’ costituita da una ventina di anelli cartilaginei, ed è rivestita da cellule epiteliali formate da ciglia mobili e da cellule mucipare che producono muco. Il movimento delle ciglia favorisce l’eliminazione delle impurità dell’aria inspirata.
La trachea nella sua parte finale si biforca in due grossi rami chiamati bronchi, uno destro e uno sinistro, che a loro volta si dividono in canali più piccoli (bronchioli), che penetrano nei polmoni. L’insieme delle ramificazioni si chiama albero bronchiale.