Mendel formulò le sue leggi ipotizzando che ogni carattere fosse determinato da due fattori, di cui una proveniva dalla madre e uno dal padre. Oggi sappiamo che i fattori ereditari di cui parlava Mendel sono i geni, che sono tratti di DNA . Un gene si presenta in due forme che si chiamano alleli, uno esprime il carattere dominante(definito da una lettere maiuscola) e l’altro il carattere recessivo (definito da una lettera minuscola).
Gli individui di una linea pura hanno due alleli uguali (tipo RR, entrambe dominanti o anche rr, entrambe recessivi)e si definiscono omozigoti, mentre gli ibridi hanno alleli diversi e si definiscono eterozigoti (Rr, un allele dominante e uno recessivo).
Per indicare la costituzione genetica di un individuo si usa il termine genotipo e quindi indica l’insieme dei caratteri ereditari, quindi le coppie di alleli che lo determinano. Invece, l’insieme delle caratteristiche osservabili dell’individuo, quindi il modo in cui un determinato genotipo si manifesta, si chiama fenotipo.
Un genotipo di un individuo può contenere i geni che favoriscono lo sviluppo della statura, ma se questi non si alimenta a sufficienza crescerà meno di quanto è scritto sui suoi geni. Questo vuol dire che il fenotipo è influenzato anche dall’ambiente in cui l’individuo vive.