In latino si chiamano verbi composti tutti quei verbi che risultano formati da un prefisso che si chiama preverbio e che ne modifica il significato.Il preverbio può essere :
- una preposizione come cum, in , e, ex, a, ab, inter ecc.;
- un avverbio come male, bene ecc.;
- un sostantivo come manus, animus ecc.;
- un prefisso che si usa solo in unione con un verbo come: dis-, por,- re– ecc.;
- temi verbali come cale-, pate-, lique-, ecc.
Gli avverbi, i sostantivi e i temi verbali si aggiungono direttamente al verbo senza provocare alterazioni fonetiche. Invece i verbi composti dagli altri preverbi possono subire delle modifiche sia del preverbio che della radice del verbo.
Importanti sono i composti dei verbi in -io della terza coniugazione che sono:
decipio, -is, decepi, deceptum,decipere; con-cutio,-is,con-cussi,con-cussum, concutere;
in-cipio,-is, in-cepi,in-ceptum, in-cipere; despicio,-is,despexi, despectum, despicere.
Poi abbiamo i composti di facio, la loro importanza è dovuta al fatto che sono molto usati nella lingua latina. Inoltre si comportano in due modi diversi a seconda del preverbio con cui sono formati.
I composti di facio con preposizione o preverbio re- mutano la vocale della radice -a- in -i-. Per esempio:
de + facio = deficio
cum+facio = conficio
re + facio = reficio
I composti di facio con radici nominali e con avverbi mantengono invariata la vocale -a- della radice. Per esempio:
commone + facio = commonefacio
satis + facio = satisfacio
cale + facio = calefacio
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