Gli avverbi sono quella parte invariabile del discorso che accompagna un nome, un aggettivo u un altro avverbio per specificarlo meglio.
Gli avverbi in latino possono avere terminazioni differenti che variano a seconda da ciò che derivano.
- gli avverbi che derivano da aggettivi di prima classe mostrano la terminazione in -e,-o,-um. Per esempio:
honeste (onestamente) che deriva da honestus,-a,-um
falso (falsamente) che deriva da falsus, -a,-um
paulum (poco) che deriva da paulus,-a,-um
- gli avverbi che derivano dagli aggettivi della seconda classe hanno la terminazione in iter come:
celeriter (celermente) che deriva da celer,-eris,-ere
faciliter (facilmente) che deriva da facili,-e
atrociter (atrocemente) che deriva da atrox
- gli avverbi che derivano da aggettivi con terminazione -ans,-ens terminano in -ter. Tipo:
constanter (costantemente) che deriva da constans
sapienter (sapientemente) che deriva da sapiens
- gli avverbi che derivano da forme che si possono ricondurre alla prima declinazione, in particolare dall’accusativo e dall’ablativo, terminano in -am,-as,-a. Come ad esempio:
clam (di nascosto); palam (apertamente); cras (domani); foras (fuori); supra (sopra); frustra (invano).
- gli avverbi che derivano dalla terza declinazione e mostrano la terminazione in -tim o -sim. Ad esempio:
generatim (per genere); partim (in parte); passim (qua e là); sensim (lentamete)
Gli avverbi si posso classificare in base al loro significato in vari gruppi:
- gli avverbi di modo che presentano uscita varia, ma a volte escono in -im, i più usati sono: furtim (di nascosto), gradatim (gradatamente), partim (in parte), passim (qua e là), paulatim (a poco a poco), praesertim (specialmente), bene (bene), male (male), forte (per caso), vix (appena), confestim (immediatamente), paene (quasi), sponte (spontaneamente), raptim (furtivamente), adeo (a tal punto), aliter (altrimeneti), frustra (invano), item (parimenti), saltem (almeno);
- gli avverbi di qualità come: docte (dottamente), audaciter (audaciamnete), faciliter (facilmente);
- gli avverbi di quantità più usati sono: parum (poco), multum (molto), nimis\nimium (troppo), nihil (per nulla), quantum (quanto), tantum (tanto), magis (più), minus (meno), plurimum (moltissimo);
- gli avverbi di tempo determina il momento in cui si realizza il processo verbale e sono: alias (altre volte), aliquando (una volta), antea (prima), cito (presto), cras (domani), deinde (poi), heri (ieri), hodie (oggi), interea (frattanto), mane (di mattina), mox (subito), nocte\noctu (di notte), nunc (ora), olim (una volta), postea (poi), quondam (una volta), statim (subito), tum\tunc (allora), adhuc (finora), diu (a lungo), paulisper (per poco tempo), semper (sempre), inde (da allora), nondum (non ancora), nuper (poco fa), cotidie (ogni giorno), numquam (mai), quotiens (quante volte), saepe (spesso), quotannis (ogni anno);
- gli avverbi di luogo determinano il luogo in cui avviene il processo verbale, questi avverbi si differenziano se so:
Stato in luogo | Moto a luogo | Moto da luogo | Moto per luogo |
hic(qui), illic (lì), ibi (ivi), ibidem (nello stesso luogo), ubicumque (dovunque), istic (in codesto luogo), ubi (dove), alicubi (in qualche luogo), alibi (altrove), ubique (dovunque) | huc (qui), illuc (là), eo (colà), eodem (nello stesso luogo), quocumque (dovunque), istuc (a codesto luogo), quo (verso dove), alio (verso un altro luogo) | hinc (da qui), illinc (da lì), inde (di là), undique (da ogni parte), utrimque (da entrambe le parti), istinc (da codesto luogo), unde (da dove), alicunde (da qualche luogo) | hac (per di qua ), illac (per di là), ea (per di là), eadem (per lo stesso luogo), quacumque (per dovunque), istac (per codesto luogo), qua (per dove) |
- gli avverbi numerali come: semel ( una volta), bis ( due volte), ter ( tre volte), quater (quattro volte), quinquies (cinque volte), decies (dieci volte), centies (vento volte), milies (mille volte);
- gli avverbi di affermazione come: certe (sì), equidem (in vertà), nimirum (senza dubbio), profecto (certamente), sane (certamente), omnino (del tutto), siquidem (veramente);
- gli avverbi di negazione come: non (non), minime (niente affatto), haud (no certamente), nec (nè), neque (e non), nequaquam (per nulla);
- gli avverbi di dubbio come: fortasse (forse), forsitan (forse), forte (per caso);
- gli avverbi interrogativi sono: ubi? (dove?), quo?(verso diove?), qua?(per dove?), unde?(da dove?), quomodo?(come?), quantum?(quanto?), cur?(perchè?), quare?(perchè?), quando?(quando?), quamdiu?(per quanto tempo?), quotiens? (quante volte?)
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