Il Sacro Romano Impero Germanico

Nello stesso periodo in cui l’Europa fu invasa da Saraceni, Ungari e Vichinghi, la Germania attraversò un periodo di crisi politica dovuto a delle lotte che si scatenarono tra i grandi feudatari tedeschi per la conquista del trono imperiale. Nel 919, finalmente riuscì ad imporsi la casa di Sassonia, diventando prima re di Germania Enrico, poi nel 936 divenne re suo figlio Ottone.

Ottone era un uomo energico e un abile politico, nel 951 fu incoronato a Pavia anche re del regno d’Italia. Legò a sè i potenti signori tedeschi ed acquistò anche maggiore prestigio quando affrontò gli Ungari e quando nel 955 inflisse a loro una grave sconfitta a Lechfeld. Questa impresa gli valse il nome di Ottone il Grande.

Dopo questi eventi, Ottone scese in Italia per sostenere e proteggere il papa Giovanni XII. In cambio del suo appoggio, nel 962 Ottone I fu incoronato dal papa imperatore del Sacro Romano Impero Germanico.

Tale impero era considerato sacro, perchè voluto da Dio e quindi confermato dall’incoronazione papale, romano perchè erede anch’esso dell’antico impero di Roma, come era stato anche per Carlo Magno. Rispetto all’impero carolingio, l’impero di Ottone e dei suoi successori era molto meno esteso infatti comprendeva solo la Germania, l’Italia centro-settentrionale . Inoltre questo nuovo impero aveva il titolo imperiale  elettivo. Alla fine di tutto questo impero durò quasi nove secoli.

 

Ottone, poi detto il Grande perchè considerato il successore di Carlo Magno, per limitare il potere della nobiltà, cominciò a coinvolgere gli ecclesiastici nell’amministrazione dell’impero, creando nuove figure chiamate vescovi-conti. Essi esercitavano sia il potere spirituale che temporale , cioè politico.

Egli decise di affidare il controllo dei feudi ai vescovi perchè alla loro morte non potendosi sposare, le terre tornavano di proprietà dell’imperatore.

Pochi giorni dalla sua nomina nel 962 emanò il Privilegium Othonis (il privilegio di Ottone) che stabiliva che l’elezione del papa doveva avvenire con il consenso dell’imperatore e che il pontefice aveva l’obbligo di incoronare imperatore solo membri delle grandi famiglie tedesche. Anche se le sue intenzioni erano buone, infatti probabilmente voleva ridare potere al papato, questa politica rendeva il papa un vassallo dell’imperatore, infatti con il tempo portò a forti contrasti tra l’Impero e la Chiesa.

Ad Ottone gli successero Ottone II, Ottone III e l’ultimo esponente della casa di Sassonia fu Enrico II che morì senza eredi, tutti dovettero affrontare le rivolte dei grandi feudatari.

 

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