La Polonia confina con la Germania a ovest, la Repubblica Ceca e la Slovacchia a sud, Ucraina e Bielorussia a est, la Lituania e la provincia russa di Kaliningrad a nord-est, a nord-ovest è bagnata dal Mar Baltico. E’ un paese prevalentemente pianeggiante, infatti il suo nome in Polacco è Polska che significa appunto pianura.

Si possono distinguere tre grandi regioni:

  • nella regione settentrionale, poco lontano dalle coste, si trovano rilievi morenici, molti laghi di origine glaciale e paludi. I laghi più grandi sono lo Sniardwy e il Mamry;
  • la regione centrale, detta anche Grande Polonia, è formata da grandi pianure ed è attraversata da molti fiumi. Esso è il territorio più modificato dall’uomo;
  • la regione meridionale, chiamata Piccola Polonia è formata da montagne di media altezza, qui troviamo i Sudeti e i Carpazi occidentali, con i monti Beschidi e Tatra. La parte meridionale coincide anche con due regioni storiche e cioè la Slesia che è un bacino minerario molto esteso e la Galizia.

I fiumi percorrono il Paese da sud a Nord e i più importanti sono il Vistola e l’Oder , entrambe navigabili.

Il clima della Polonia è continentale con inverni rigidi ed estati calde, invece sulla costa è di tipo atlantico con abbondanti precipitazioni. Durante una stessa giornata ci può essere un cambio repentino del tempo a causa del fatto che le masse d’aria non sono ostacolate da barriere naturali, quindi si muovono rapidamente.

 

La storia della Polonia è stata molto travagliata, perchè negli anni più volte è stata divisa e distribuita tra varie nazioni. I suoi confini sono stati definiti per la prima volta nel X secolo, raggiungendo poi la sua massima espansione nel XII secolo, successivamente, però i suoi territori furono divisi tra Russia, Austria e Prussia. In seguito nacque il Granducato di Varsavia, che però venne poi assegnato alla Russia. Solo nel 1918 i polacchi conquistarono l’indipendenza, anche se durante la Seconda guerra mondiale venne occupata da Germanie e Unione sovietica. Nel 1945 divenne uno Stato socialista ed entrò nell’area di influenza dell’Urss. Solo nel 1989 con il cambiamento politico dell’Unione sovietica, la Polonia cominciò il passaggio alla democrazia e all’economia di mercato.

La Polonia è entrata a far parte della Nato nel 1999 e nel 2004, è entrata a far parte dell’Unione europea.

La popolazione polacca non è distribuita uniformemente, essa si concentra soprattutto nelle aree urbane. Lo stato è suddiviso in 16 province dette voivodati.

La popolazione è formata quasi interamente da polacchi, con piccole minoranze tedeschi e ucraini.

La religione più professata è quella cattolica.

L’agricoltura è sicuramente una dei settori più importanti del paese, anche se non è molto meccanizzata, comunque riesce a produrre molto. Si coltivano cereali, barbabietole da zucchero ed è uno dei maggiori produttori di patata.

Sviluppato è anche l’allevamento di suini e volatili.

La Polonia è anche un paese ricco di risorse minerarie , infatti nella Slesia vi è uno dei più importanti bacini carboniferi del mondo. Poichè le centrali per la produzione di energia elettrica sono alimentate con carbone e lignite, elevato è il tasso d’inquinamento.

I settori industriali più sviluppati sono quello agroalimentare, il tessile, l’automobilistico ecc.

La capitale è Varsavia che si trova sulle rive del fiume Vistola. Fu completamente distrutta durante la Seconda guerra mondiale, ma poi fu fedelmente ricostruita. Essa è un importante centro commerciale, infatti è il cuore economico del Paese.

Poi c’è Lodz, importante centro industriale. Poi c’è Cracovia che in passato fu la capitale della Polonia, oggi è un importante centro culturale. Essa è sede anche di un’importante università dove studiò Niccolò Copernico.

Danzica, situata sul mar Baltico, è una città portuale molto attiva.

La Polonia è una repubblica, la cui moneta è lo zloty. L’attuale costituzione polacca risale al 1997.

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