Vediamo la storia dell’ex Jugoslavia , di come nacque e come si divise in tanti Stati.
Nel 1929 nacque il Regno di Jugoslavia che era composto da serbi, bosniaci, croati e sloveni. Durante la Seconda guerra mondiale il Regno fu occupato dai nazifascisti; ma alla fine della guerra grazie alla lotta guidata dai partigiani comunisti con a capo Josip Broz, detto Tito, si costituì la Repubblica socialista della Jugoslavia, stato con un ordinamento federale di cui facevano parte sei repubbliche: Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro e Macedonia e due province autonome Kosovo e Vojvodina.
Quando morì Tito, riemersero le tensioni già esistenti nel passato, quindi tra il 1991 e il 1992 la Slovenia, la Croazia, la Macedonia e la Bosnia proclamarono la loro indipendenza. Slovenia e Macedonia lo fecero pacificamente, mentre gli altri paesi come la Croazia e la Bosnia, a causa della presenza di minoranze serbe finirono a combattere una sanguinosa battaglia. Le prime a scontrarsi furono Croazia e Serbia, per il possesso della Slovenia, poi si combattè violentemente in Bosnia a causa della presenza di molte minoranze serbe, croate e bosniache. Qui si ebbe la perdita di moltissime vite umane ed intere città vennero distrutte, tra cui la capitale, Sarajevo. In seguito nel 1996 scoppiò la crisi in Kosovo che era una provincia autonoma della Serbia che voleva anch’essa l’indipendenza. In questo conflitto intervenne anche la Nato a favore dei kosovari, che bombardò la capitale serba, Belgrado.
Nel 2006, Montenegro attraverso un referendum uscì dalla confederazione serba e divenne indipendente. Nel 2008 anche il Kosovo proclamò a sua indipendenza che però non è stata riconosciuta dalla Russia, Serbia e Cina.
Nello studio delle diverse Nazioni, la storia dell’ex Jugoslavia le accomuna, ovviamente avranno anche molte differenze che poi vedermo analizzandole singolarmente.