Una parte del ciclo dell’acqua è costituito dalle precipitazioni, questa grande quantità di acqua dolce può seguire percorsi diversi, infatti può entrar a far parte delle acque sotterranee, può accumularsi nei ghiacciai, può entrar a far parte delle acque superficiali.

Il ghiaccio si forma a partire dalla neve attraverso un processo che dura decine di anni. Si parte dalla neve che è costituita da fiocchi molto leggeri perchè al loro interno racchiudono aria. Mano a mano che la neve cade, essa si accumula formando strati sempre più spessi; il peso della neve porta a una trasformazione dei cristalli e conseguente espulsione d’aria e compattazione. Quindi a questo punto si forma il ghiaccio che ha una densità maggiore della neve ma minore dell’acqua.

Nel nostro pianeta i ghiacci sono presenti dove le temperature sono per la gran parte dell’anno sotto gli 0°C; quindi si formano le calotte glaciali ai Poli e i ghiacciai nelle parti più elevate delle montagne.

Per far si che la neve si conservi anche durante l’estate devono essere presenti determinate condizioni climatiche che si trovano ad altitudini superiori al limite delle neve perenni e il limite varia a seconda della latitudine.ù

I ghiacci polari ricoprono quasi interamente i due Poli. Qui sono presenti le calotte glaciali da cui si possono staccare enormi blocchi di ghiaccio chiamati iceberg, che giungono in luoghi più caldi sciogliendosi completamente.

I ghiacciai si formano per accumulo di neve sui versanti delle montagne, in genere su superfici poco inclinate. Sotto la spinta del loro peso il ghiaccio si muove verso valle e nel loro movimento modellano il terreno e portano con sè detriti di varie dimensioni dette morene.

In un ghiacciaio si possono distinguere due zone. La parte posta a quote più alte si chiama zona di accumulo ed è dove la neve si deposita, si compatta e si trasforma in ghiaccio. A quote inferiori, si trova la zona di ablazione, dove il ghiacciaio perde parte della sua massa o per fusione o per distacco di pezzi di ghiaccio e si trova al di sotto del limite delle nevi perenni.

I ghiacciai non sono immobili e ciò favorisci il continuo formarsi di essi, infatti la parte che si perde nella zona di ablazione è compensata da quella proveniente dalla zona di accumulo. Anche se le variazioni climatiche possono alterare ciò.

 

Programma di scienze della Terra delle superiori