Il Paleolitico iniziò circa tre milioni di anni fa e terminò nel 10.000 a.C circa, fu un periodo lungo in cui a partire dall’ homo Habilis, gli ominidi si evolsero sia fisicamente che intellettualmente.
Gli uomini vivevano in piccoli gruppi si dedicavano alla caccia e alla raccolta di bacche e frutti, di solito a quest’ ultima attività si dedicavano maggiormente le donne, erano nomadi quindi si spostavano ogni volta che il territorio dove risiedevano diventava scarso di risorse.
Impararono a lavorare la pietra e con essa riuscirono a realizzare armi e utensili necessari per la caccia e per difendersi dai predatori, tra le varie invenzioni la più importante fu quella dell’ accensione del fuoco che permise all’ uomo di cuocere il cibo, difendersi e riscaldarsi.
Le testimonianze del loro modo di vivere ci viene dato dalle pitture rupestri in cui venivano raffigurate scene di caccia e da statuette in pietra che raffigurano le loro prede.
Vi erano anche delle statuette chiamate Veneri che raffiguravano in modo accentuato i tratti sessuali delle donne come i seni, il ventre e i fianchi e che molto probabilmente simboleggiavano la fertilità.
A partire dall’ uomo di Neandertal gli studiosi hanno accertato che venivano praticate rituali funebri e sepoltura dei morti, infatti nelle tombe sono stati ritrovati corredi funerari composti da piccoli oggetti d’uso quotidiano come cibo, utensili e armi , questo stava a significare che probabilmente gli uomini primitivi credevano in una vita oltre la morte.
Dal punto di vista climatico durante il Paleolitico ci furono diversi cambiamenti e glaciazioni, l’ ultima detta “ Wùrm” iniziò circa 80.000 anni fa si è conclusa 12.000 anni fa con la fine del Paleolitico.
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