Il Neolitico iniziò circa 10.000 anni fa e durò fino al 3.000 a. C , questo periodo viene definito anche come età della pietra levigata in quanto l’ uomo iniziò non solo a scheggiare la pietra ma anche a levigarla, un importante innovazione fu la nascita dell’ agricoltura; l’ uomo capì che le piante avevano un ciclo vitale e che quindi non dovevano passivamente aspettare le nascita e la crescita di una nuova pianta ma potevano seminare e coltivare.
Dai vari reperti si è capito che iniziarono con la coltivazione di grano e cereali nelle zone del vicino Oriente, dalle coste della Palestina alla Mesopotamia, comprendendo anche le terre lungo il Nilo e per la sua produttività questa parte di terre è stata definita Mezzaluna fertile.
Lo sviluppo dell’ agricoltura e dell’ allevamento portò ad una maggiore produzione di cibo che non serviva solo per il consumo quotidiano ma anche come scorta, per conservare il cibo , gli uomini del neolitico iniziarono a produrre la ceramica, capirono che impastando l’ argilla con acqua e pietre e cuocendola si poteva ottenere una sostanza dura e impermeabile che venne usata per creare recipienti, vasi dove conservare e cuocere il cibo.
Questa non fu l’ unica invenzione, con la lana degli animali e le fibre ricavate da alcune piante iniziarono a tessere e a costruire il telaio, vennero create piccole imbarcazioni , ricavate dai tronchi degli alberi, per intensificare la pesca e intorno al 3.500 ci fu l’invenzione della ruota prima a disco pieno e poi a raggi, ciò consentì di applicarla ai carri per trasportare i vari beni.
Le innovazioni e l’ aumento dei prodotti di consumo resero la vita più facile e portò ad un incremento della popolazione, cominciarono a crearsi i primi villaggi , dove senza differenze sociali, tutti svolgevano gli stessi lavori, erano costituiti da più famiglie guidate dal maschio più anziano.
Le case erano fatte inizialmente di legno poi successivamente, sempre con l’argilla furono creati i primi mattoni e create case in pietra con mura fatte di mattoni, le case non avevano finestre , probabilmente questo era una tecnica di difesa dagli attacchi esterni.
Pian piano questi piccoli villaggi si evolsero in delle “pre città” , nel 7.000 a.C nel Vicino Oriente si svilupparono insediamenti urbani come Gerico in Palestina e Catal Huyuk in Turchia, qui si crearono dei veri e propri centri urbani con una popolazione di circa 5.000- 6.000 abitanti.
Iniziò a crearsi una dipendenza reciproca tra città e campagna , in quanto la città consumava ciò che la campagna produceva; ci fu una divisione di ruoli, c’era chi lavorava in campagna, chi trasportava i beni, e chi organizzava il tutto in città, probabilmente quest’ultimo lavoro era fatto dalla classe dirigente a cui faceva capo un re . Iniziò a crearsi una gerarchia sociale con a capo il re, a seguire vi erano guerrieri e sacerdoti, artigiani e infine vi era chi faceva i lavori più umili come lavorare la terra.
Con l’ urbanizzazione l’ età della pietra stava per volgere al termine e iniziare quella dei metalli, circa 7.000 anni fa l’uomo iniziò a lavorare i metalli capendo che essi si potevano fondere e plasmare nella forma voluta.
Il primo metallo utilizzato fu il rame, perché era facilmente reperibile e fondeva a temperature molto basse, venne impiegato per costruire oggetti rituali , armi come le asce e monili.
Circa 5.000 anni fa gli uomini del Neolitico scoprirono le leghe, capirono che fondendo rame e bronzo insieme si otteneva un materiale molto più resistente e intorno al 3.000 a.C. iniziò poi la lavorazione del ferro.
Programma di geostoria primo superiore