La parola Ziqqurat deriva da una radice semitica che significa  “innalzarsi”, era costruita con mattoni di argilla essiccati al sole, quelli del rivestimento esterno erano cotti nella fornace.

Aveva una pianta quadrangolare con terrazze sovrapposte sempre più piccole.

La scalinata centrale era destinata ai sacerdoti e sulla parte più alta vi era un tempio a cui potevano accedere solo i sacerdoti, quelle laterali ai civili, inoltre era dotata di un impianto di canalizzazione delle acque.

Fu costruita in onore al dio della luna Nànnar, era fatta a gradoni con una pianta rettangolare con i lati 62,5 x 43, e in origine l’ altezza doveva superare i 20 metri.

Era composta da tre livelli, nella parte più alta vi era il tempio dove si celebravano i riti sacri.

Nel terrazzo intorno al tempio molto probabilmente si studiava la volta celeste e i fenomeni astronomici.

Era un monumento sacro con più funzioni: luogo sacro, magazzino per le scorte posto nella parte più bassa ed osservatorio astronomico.

Attualmente la ziqqurat di Ur è il frutto della ricostruzione effettuata negli anni settanta dalle autorità irachene e si trova in Iraq sud orientale nei pressi di Nassiriya.

Dal 2016 è stata dichiarata Patrimonio dell’ Umanità dall’ UNESCO.

Programma di geostoria primo superiore