I persiani erano un popolo di origine indoeuropea, e nel 530 a.C. il re Ciro guidò una serie di spedizioni militari , conquistò inizialmente il regno di Lidia, le città greche, fino ad arrivare a Babilonia distruggendo definitivamente l’ impero babilonese.
Il suo intento era quello di conquistare l’ Egitto, ma morì poco prima e la sua opera fu portata avanti da Cambise che sconfisse gli egiziani, e l’Egitto divenne parte dell’ impero persiano.
Il suo regno durò solo tre anni e dopo la sua morte prese il potere Dario seguace della religione fondata dal profeta Zoroastro.
Inizialmente dovette sedare le numerose rivolte scoppiate nell’ impero e successivamente iniziò nuove conquiste , sottomise l’ intera valle dell’ Indo e cercò di conquistare l’ Egeo.
L’impero persiano era molto tollerante nei confronti dei propri sudditi, ed essendo molto grande Dario cercò di organizzarlo suddividendolo in venti governatorati chiamati satrapie, ognuna di esse era governata da un funzionario chiamato satrapo che veniva nominato direttamente dal re.
I satrapi venivano controllati da ispettori chiamati “occhi del re”, essi improvvisamente senza preavviso si presentavano presso una satrapia per verificarne l’ andamento, inoltre ogni satrapia doveva versare enormi tributi allo Stato.
L’ amministrazione era seguita nel palazzo reale dove risiedeva il re, le capitali del regno erano tre : Susa, Ectabana e Persepoli, in ognuna di esse vi era un palazzo reale, e in tutto il regno Dario stabilì un ‘unica moneta il darico.
Ad affiancare il re vi era la nobiltà a cui veniva offerto denaro, terre e doni in cambio della loro fedeltà e anche la guardia del re che era composta da 10.000 cavalieri detti immortali in quanto il loro numero era fisso , infatti chi abbandonava o moriva veniva immediatamente sostituito.
Il re Dario, come lo era stato Ciro, fu molto tollerante verso il suo popolo, rispristinò ordine e giustizia, migliorò i trasporti, ricostruì i templi decaduti e non impose mai ai popoli sottomessi le leggi persiane, anche verso gli ebrei fu molto tollerante, già il re Ciro aveva concesso loro di rimpatriare dopo la deportazione babilonese, Dario gli concesse di costruire un proprio tempio a Gerusalemme.
Inizialmente i Persiani credevano in divinità rappresentanti la natura cioè il Cielo, il Sole e l’ Aria, non avevano templi e tutte le funzioni religiose erano praticate dai Magi che erano sacerdoti e indovini. Intorno al VII-VI secolo il sacerdote Zarathustra cominciò a professare una religione diversa basata sul principio secondo cui il mondo era governato da due forze in conflitto, il bene rappresentato dal dio Ahura Mazda e il male rappresentato dal dio Ahriman.
Ognuna di queste divinità era affiancata da altri dei che conducevano gli uomini rispettivamente sulla via del bene e del male, alla fine il bene trionferà sempre.
Lo zoroastrismo aveva un codice morale ben preciso da rispettare, e divenne la religione ufficiale del regno persiano , il re Dario era un grande sostenitore di questa religione perché ciò gli consentì di indebolire il potere dei Magi e rafforzare il proprio.
Pur essendo un impero dalle grandi dimensioni, non riuscì mai ad essere completamente unito e ciò si evidenzierà negli scontri che nel tempo l’ impero persiano avrà con il mondo greco.
Programma di geostoria primo superiore