Il mondo che ci circonda è pieno di suoni e rumori.

Ogni suono è prodotto da qualcosa che vibra, detta sorgente sonora. Per esempio, se pizzichiamo un elastico teso lo possiamo vedere vibrare mentre risuona.

Se battiamo le mani non vediamo niente che si muove, anche se sentiamo il suono. Ma le vibrazioni ci sono ugualmente: infatti udiamo il suono perchè è l’aria che si muove. Mentre la fonte del suono vibra, anche le molecole dell’aria che le stanno intorno sono costrette a vibrare nello stesso modo. Queste, a loro volta, fanno vibrare le molecole circostanti e così il suono si trasmette nell’aria fino a raggiungere le nostre orecchie mediante vibrazioni chiamate onde sonore.

Le onde sonore si propagano in tutte le direzioni sotto forma di cerchi concentrici. Esse si muovono attraverso corpi solidi, liquidi e anche attraverso l’aria. Nei primi due si propaga più velocemente, perchè le molecole sono molto vicine l’una all’altra.

Le sostanze possono essere buoni conduttori acustici se hanno una struttura che favorisce l’oscillazione delle molecole (per esempio il metallo). Invece sono cattivi conduttori, o isolanti, i materiali che ostacolano la formazione delle vibrazioni, per esempio le sostanze morbide come la gomma, l’ovatta, i tessuti.

LE CARATTERISTICHE DEL SUONO

Quando si suona un tamburo si sente un suono basso, quando invece una rondine stride si sente un suono alto. Ciò che determina la diversa altezza di questi suoni è la frequenza delle loro onde sonore, cioè il numero delle vibrazioni che si trasmettono in un secondo.

Se esse si susseguono lentamente, il suono tende ad essere basso o grave, se invece le vibrazioni si susseguono rapidamente il suono è alto e acuto.

 

L’unità di misura della frequenza è l’herz (hz) che corrisponde a una vibrazione al secondo. L’uomo sente solo i suoni compresi tra i 16 e i 20 000 Hz di frequenza. I suoni con frequenza inferiore a questi valori si chiamano infrasuoni, quelli con frequenza maggiore prendono il nome di ultrasuoni: questi tipi di suoni sono udibili dagli animali.

Un suono può essere forte o debole a seconda della sua intensità, detta volume. Per esempio se il volume della televisione o della musica che ascoltiamo è alto, significa che il suono è forte, se il volume è basso il suono è debole. L’intensità del suono dipende dall’energia trasmessa dalle onde sonore: più è vicina la sorgente sonora, più risulta intenso il suono.

L’intensità si misura in decibel (db).

Nel suono possiamo inoltre distinguere il timbro. Diversi strumenti ascoltati ad occhi chiusi possono essere distinti perchè la qualità del suono, fuoriesce con vibrazioni diverse, cioè ha un timbro diverso.

La differenza tra suoni gradevoli, come la musica, e i rumori, che ci risultano sgradevoli, dipende dalle vibrazioni. Nei suoni le vibrazioni risultano continue, regolari e armoniose. Nei rumori le vibrazioni si trasmettono al nostro orecchio in modo disordinato e irregolare.

La velocità del suono

Se osserviamo il cielo durante un forte temporale, prima vediamo il bagliore del lampo, poco dopo, sentiamo il rumore del tuono. Questi due fenomeni, in realtà accadono contemporaneamente, ma il suono viaggia più lentamente della luce.

Il suono, infatti, si propaga nell’aria alla velocità di 340 metri al secondo (m\s): è circa un milione di volte più lento della luce.

La velocità del suono però non è sempre la stessa dipende dal mezzo in cui le onde sonore si trasmettono.Esse si trasmettono più velocemente nei liquidi, come l’acqua, che nei gas, come l’aria. Attraverso le superfici solide, come la roccia e i muri, per esempio, le onde sonore si propagano più velocemente che nell’aria o nell’acqua.

Vedi la riflessione del suono

 

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