Alberto Moravia, pseudonimo di Pincherle, nacque a Roma nel 1907 da un’agiata famiglia borghese. Scelse il cognome Moravia che era quello della nonna paterna.
Da giovanissimo si ammalò di tubercolosi ossea, malattia che gli portò forti dolori. Durante gli anni che fu curato non potè frequentare regolarmente la scuola ma si dedicò avendo molto tempo a disposizione della lettura di classici dell’Ottocento e del primo Novecento. Guarì ma rimase lievemente zoppo.
Esordì nel modo della letteratura giovanissimo, infatti il suo primo romanzo Gli indifferenti fu pubblicato nel 1929. Il romanzo presenta la società borghese del primo decennio fascista come vuota, passiva difronte alla politica. Il libro essendo considerato ostile al regime fascista fu censurato.
Questo lo portò ad odiare ancora di più il fascismo che cominciò a viaggiare e a scrivere per molti giornali. Poichè il regime glielo vietava cominciò a scrivere con uno pseudonimo.
Nel 1941 sposò Elsa Morante con la quale visse per molto tempo a Capri dove scrisse il romanzo Agostino. Ritornato a Roma scrisse un altro capolavoro La ciociara da cui verrà tratto lo splendido film di Vittorio De Sica.
Nel dopoguerra iniziò la sua fortuna in campo cinematografico e in campo letterario.Pubblicò La romana e Il conformista. Molte delle sue opere furono tradotte anche all’estero, inoltre molti suoi romanzi divennero dei film fra cui La provinciale, La romana, Agostino e la perdita dell’innocenza ecc.
Nel 1954 pubblicò una raccolta chiamata I racconti umani e in seguito compose anche I nuovi racconti umani. In queste opere non critica la società borghese, non mette in risalto la psicologia umana ma il suo tema centrale sono gli ambienti popolari, la cui ignoranza rende difficile i rapporti umani. Questi racconti sono narrati in prima persona e l’autore usa un linguaggio semplice e ricco di espressioni dialettali.
Nel 1960 pubblica La noia, vincitore del Premio Viareggio, Boh e la Vita interiore.
Lasciato ormai da molto tempo con Elsa Morante, negli anni ottanta venne eletto deputato, ma soprattutto fece molto scalpore il suo matrimonio con una donna molto più giovane di lui.
Le sue pubblicazioni furono tantissime, l’ultima fu Racconti dispersi pubblicati dopo la sua morte.
Moravia morì a Roma nel 1990.