L’avverbio accompagna altre parti del discorso per:

  • indicare tempo o luogo ( ora, laggiù, qui);
  • specificare meglio il significato di un termine ( diminuisce lentamente);
  • modificare il senso di una parola o di una frase (neppure l’ombra, non c’è luce).

L’avverbio accompagna principalmente il verbo ( Mario cammina velocemente ), ma può accompagnare anche un aggettivo ( Questo vestito è troppo grande), un altro avverbio ( Giulia ci aiuterà sicuramente volentieri), unIl nome nome (C’era forse Luca ?).

Importante ricordare che l’avverbio è una parola invariabile.

Gli avverbi possono essere:

  • di modo: bene, male, cioè, volentieri, dolcemente, fortemente,…
  • di tempo: adesso, ora, oggi, ieri, allora, sempre, dopo, talvolta,…
  • di luogo: qui, là, lassù, lì, quaggiù, ovunque, vicino, fuori,…
  • di quantità: troppo, poco, molto, nulla, affatto, altrettanto, quasi,…
  • di affermazione: sì, certamente, sicuramente, certo, davvero, proprio,..
  • di negazione: no, non, neppure, neanche, giammai, nemmeno,…
  • di dubbio: forse, probabilmente, magari, quasi, circa,…

Alcuni avverbi sono facilmente individuabili tenendo conto del loro significato, come avviene per quelli di affermazione, di negazione e di dubbio; per altri è utile porsi alcune domande.

  • per gli avverbi di modo:  come? lentamente, dolcemente,..
  • per gli avverbi di tempo:  quando? ieri, domani,…
  • per gli avverbi di luogo : dove ? laggiù, qui,…
  • per gli avverbi di quantità : quanto? troppo, poco,…

Attenzione a non confondere un avverbio con un aggettivo indefinito:

  • Io frequento molti amici → concorda nel genere e nel numero con il nome a cui si riferisce: è un aggettivo;
  • Io frequento molto gli amici → è invariabile nel genere e nel numero e specifica il significato del verbo: è un avverbio.

Per alcuni avverbi è necessario prestare attenzione all’ortografia, che riguarda l’uso dell’accento.

  

I MONOSILLABI

Tra gli avverbi di luogo :

  • si accentano e lì, per distinguerli dall’articolo la e dai pronomi personali la e li.
  • non si accentano qui e qua, in quanto non ci sono altri monosillabi da cui distinguerli, e neppure su.

Tra gli avverbi di affermazione:

  • si accenta  sì, per distinguerlo dalla particella pronominale si (Sì, oggi è una bella giornata e si respira un’aria leggera).

L’ avverbio può essere il risultato dell’unione di due avverbi, ottenuta raddoppiando l’iniziale del secondo come:

quaggiù → qua + giù;     laggiù → + giù;   las → +su.

Gli avverbi possono essere formati anche dall’unione di un avverbio con un nome: tale + volta talvolta.

Molti avverbi, come gli aggettivi qualificativi, possiedono il comparativo di maggioranza, di minoranza e di uguaglianza ( più velocemente, meno lentamente, dolcemente come). Hanno anche le forme del superlativo, sia assoluto (tardissimo) che relativo ( il più rapidamente).

Per alcuni avverbi, inoltre, esistono forme particolari di comparativo e di superlativo, come puoi notare dalla tabella.

avverbio
i gradi dell’avverbio

Alcuni avverbi possono essere alterati, proprio come i nomi come: pochino( diminutivo di poco), maluccio ( vezzeggiativo di male), benone ( accrescitivo di bene), malaccio( dispregiativo di male).

LOCUZIONI AVVERBIALI

Le locuzioni avverbiali sono gruppi di parole che svolgono la stessa funzione degli avverbi. Spesso sembrano dei veri e propri modi di dire.

Esse si classificano come gli avverbi, infatti possono essere:

  • di modo: di corsa, così così, a più non posso, in un batter d’occhio,…
  • di luogo: di qui, di sotto, da queste parti, per di là, nai paraggi,…
  • di tempo: di ora in ora, nel frattempo, di buonora,….
  • di quantità: all’incirca, fin troppo, nè più nè meno, ….
  • di affermazione: senza dubbio, di certo, per l’appunto,….
  • di negazione: neanche per idea, neanche per sogno,….
  • di dubbio: quasi quasi,….

 

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