Lucia, nel momento in cui si ferma la carrozza, viene prelevata dalla vecchia domestica, che cerca di seguire gli ordini del suo padrone e la conduce al castello cercando di darle coraggio, come le era stato detto.
Intanto, l’Innominato, accoglie il Nibbio, che gli fa rapporto sul rapimento. Gli dice che è andato tutto secondo i piani, ma avrebbe voluto uccidere la giovane perchè il suo pianto e la sua disperazione gli avevano provocato compassione. Il signore rimane sconvolto del fatto che il Nibbio possa provare tale sentimento e quasi si spaventa ad avere nel suo castello una donna capace di provocare questa reazione.
Le parole del suo bravo lo hanno scosso profondamente, ma allo stesso tempo lo hanno reso curioso di vedere questa giovane. Quindi giunge nella stanza della vecchia domestica dove è tenuta prigioniera Lucia.
La fanciulla è rannicchiata sul pavimento e l’Innominato le ordina di alzarsi dicendole che non intende farle del male.
Lucia comincia a chiedergli pietà in nome di Dio, lo supplica di rimandarla dalla madre e gli dice che Dio perdona tante cose per un’opera misericordiosa.
L’uomo ha un tono calmo che quasi la domestica non riesce a credere alle proprie orecchie. L’Innominato l’unica cosa che dice è “domattina”, e questa semplice parola dà conforto a Lucia.
La domestica chiude la porta e prova quasi rabbia nei confronti di questa fanciulla che riesce a provare compassione verso gli uomini. Intanto è costretta a farle coraggio e a trattarla bene come le aveva ordinato il suo padrone.
La notte per Lucia procede lenta, non fa che pensare alla sua terribile situazione e crede che forse le preghiere accompagnate da un voto sarebbero state più ascoltate. Quindi sacrifica ciò che ha di più caro e cioè il suo amore per Renzo e promette di restare vergine e di non sposarlo. Quindi fa un voto di castità.
Nella sua stanza anche l’Innominato vorrebbe dormire ma si scopre vittima di un’inattesa debolezza. Sta vivendo una crisi molto profonda, le parole della fanciulla gli rimbombano nella testa, per questo è quasi tentato di liberare Lucia ma ciò significherebbe non rispettare la parola data a don Rodrigo.
E’ così disperato che arriva persino a desiderare la propria morte, ma il suicidio è una sconfitta, un’umiliazione quindi decide di aspettare l’arrivo del nuovo giorno che forse lo avrebbe fatto rinsavire.
Con l’arrivo dell’alba, mentre Lucia si è da poco addormentata, l’Innominato sente un rumore e affacciandosi alla finestra vede che sono persone in festa.