I suoni si distinguono tra loro per tre caratteristiche: l’intensità, l’altezza e il timbro.

L’intensità dipende dall’ampiezza dell’onda sonora e distingue i suoni forti dai suoni deboli.L’intensità del suono quindi è la potenza con cui esso viene emesso; essa è proporzionale all’energia impiegata dalla sorgente che lo produce e, di conseguenza, all’energia con la quale vibrano le molecole del mezzo in cui l’onda sonora si propaga. L’intensità diminuisce all’aumentare della distanza fra la sorgente sonora e chi ascolta.

L’unità di misura dell’intensità sonora è il decibel (dB). Suoni d’intensità troppo elevata (oltre i 120 dB), oltre a non essere distinguibili con chiarezza causano danni permanenti all’apparato uditivo.

L’altezza di un suono dipende dalla frequenza dell’onda sonora e distingue i suoni gravi da quelli acuti.

La frequenza è il numero di vibrazioni prodotte in un secondo.

I suoni acuti sono emessi da corpi che vibrano velocemente, producendo onde ad alta frequenza; i suoni gravi da corpi che vibrano lentamente, producendo onde a bassa frequenza.

    

L’orecchio umano percepisce onde sonore di frequenza compresa tra i 20 e 16 000 Hz. Le frequenze al di sotto dei 16 Hz sono dette infrasuoni, quelle al di sopra dei 16 000 Hz sono dette ultrasuoni.

Ci sono alcuni animali che percepiscono infrasuoni o ultrasuoni come i gatti e i cani.

Il timbro è la qualità che distingue i suoni emessi da sorgenti diverse, anche se essi hanno la stessa intensità e la stessa altezza.E’ il caso di una stessa nota musicale suonata da due strumenti differenti, o cantata da più voci in un coro.

La ragione di ciò è che in un’onda sonora alla vibrazione principale, detta fondamentale, si aggiungono altre vibrazioni secondarie, di frequenze più elevate, dette armoniche, che danno all’onda sonora il suo aspetto caratteristico.

L’unica sorgente sonora in grado di ottenere un suono puro, senza armoniche, è il diapason.

Un rumore si ottiene se un suono è determinato da un’onda sonora particolarmente disordinata, cioè in cui frequenza, intensità e timbro non presentano una sufficiente regolarità e costanza. Quindi il rumore rispetto al suono è prodotto da una vibrazione irregolare.

 

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