Sul nostro pianeta ci sono una grande varietà di esseri viventi, quindi, fin dai tempi antichi si è cercato un metodo che permettesse una sorta di classificazione. Già verso la fine del diciassettesimo secolo si fece un primo passo in tal senso, infatti, lo scienziato inglese John Ray introdusse il concetto di specie.
La specie è un insieme di individui simili capaci di riprodursi tra loro dando vita a una prole fertile.
Egli introdusse anche il concetto di genere, che rappresenta una categoria più grande della specie e che comprende individui che appartengono a specie diverse ma che hanno alcune caratteristiche in comune.
A questo punto si fece avanti il naturalista svedese Carlo Linneo che partendo dalle definizione di Ray, creò un sistema che permettesse di classificare gli animali e le piante e che in parte viene usato ancora oggi che è la nomenclatura binomia dove ciascuna specie animale e vegetale viene identificata con un cognome e con un nome. Il genere rappresenta il cognome come ad esempio Canis che appunto racchiude un gruppo di organismi imparentati; il nome ad esempio lupus rappresenta la specie. Rispetto ai nomi e cognomi nella nomenclatura binomia non ci può esistere l’omonimia. Il nome della specie per convenzione viene scritto in latino perchè è la lingua usata da Linneo per la prima classificazione.
Dopo aver creato la nomenclatura binomia Linneo propose la classificazione di animali e piante secondo un sistema gerarchico. Creò una scala gerarchica formata da sette gruppi che diventano sempre più ampi e sono chiamati categorie sistematiche. Considerandole dalla più piccola alla più grande sono: la specie, il genere, la famiglia, l’ordine, la classe, il tipo o philum e il regno.
Vediamo nello specifico ogni singola categoriia:
- La specie abbiamo già dato la sua definizione, un esempio è il cane.
- Il genere unisce le specie diverse con caratteristiche comuni come per esempio il cane e il lupo.
- La famiglia riunisce generi diversi.
- L’ordine raggruppa famiglie diverse.
- La classe unisce ordini diversi dove ogni classe ha caratteristiche simili.
- Il tipo (philum) che per le piante è chiamato divisione è formato da un insieme di classi diverse ma che hanno ancora alcune caratteristiche in comune. Per esempio mammiferi, uccelli, rettili, pesci e anfibi fanno parte del tipo dei cordati perchè durante lo sviluppo embrionale hanno la corda dorsale.
- Il regno è per Linneo il raggruppamento più grande.
Bisogna però considerare che nel tempo sono stati creati dei sottogruppi infatti tra il tipo e la classe è stato introdotto il subphylum.
Inoltre al vertice oltre il regno vengono posti tre domini che raggruppano tutte le specie viventi.
- il dominio Eubacteria cioè degli eubatteri.
- Il dominio Archea cioè degli archeobatteri.
- Il dominio Eukarya cioè degli eucarioti.
Alcuni considerano solo due domini e cioè procarioti che comprendoni gli archeobatteri e quello degli eucarioti.
Da questa classificazione restano fuori quegli organismi che non sono capaci di riprodursi e che non hanno una struttura cellulare come virus e i prioni.
All’epoca di Linneo la classificazione prevedeva solo un’analisi che riguardava le somiglianze o le differenze anatomiche invece oggi con la scoperta del DNA assume molta importanza l’analisi delle sequenze di DNA che ci permette di studiare la storia dell’evoluzione degli esseri viventi, tale studio si chiama filogenesi.
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