Il movimento riformatore di Lutero divenne un mezzo di giustizia sociale, e quindi fu appoggiata sia da studiosi umanisti, che rivendicavano il diritto alla ricerca, sia da gran parte del popolo tedesco, che era contrario al potere assoluto della chiesa di Roma.
Anche molti principi Tedeschi appoggiavano Lutero, naturalmente non per motivazioni religiose, bensì politiche , in quanto essi erano contro l’imperatore Carlo V che voleva creare un impero cattolico legato alla chiesa di Roma.
La predicazione di Lutero suscitava nel popolo la speranza di rinnovamento, ci fu addirittura una rivolta dei contadini con a capo Thomas Muntzer, che rivendicavano meno tasse e tributi; nel 1524 scoppiarono contemporaneamente più rivolte in varie province della Germania. Nonostante Lutero comprendesse le loro ragioni, per non perdere l’appoggio politico dei principi, si schierò con loro. Così nel 1525 la rivolta si concluse con il massacro di chi si era ribellato e ciò portò alla morte di più di centomila contadini. In realtà Lutero si oppose anche perché, secondo la sua concezione religiosa, questa rivolta contro il potere politico era una ribellione a Dio, in quanto lui stesso aveva ordinato questo stesso potere politico per frenare gli istinti violenti degli uomini.
Nel 1529 ci fu la Dieta di Spira, un ‘assemblea in cui i principi tedeschi, schierati a fianco di Lutero e la riforma, scrissero un documento per rivendicare i propri diritti, che iniziava con la parola “Protestamur” , da qui il nome protestanti a tutti quelli che erano a favore della riforma. Cominciò cosi una vera e propria guerra che durò circa 25 anni.
Nel 1555 questa guerra di religione si concluse con la pace di Augusta, la quale stabiliva la parità dei diritti tra le due religioni, e riconobbe la libertà di religione per i sovrani che potevano scegliere se professare la fede cattolica o protestante, non toccò la stessa sorte ai sudditi che invece dovevano seguire la religione dei propri sovrani ,altrimenti erano costretti ad emigrare.
In questo stesso periodo in Svizzera, che era indipendente dall’impero, si rifugiavano tutti quelli che venivano perseguitati dal punto di vista religioso e nacquero due importanti chiese riformate che diffusero il protestantesimo in tutto il mondo, quella di Huldrych Zwingli e quella di Giovanni Calvino.
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