La temperatura interna del nostro pianeta aumenta via via che si scende in profondità. Nelle zone attive geologicamente come quelle vulcaniche, l’aumento è ancora maggiore. Al centro della Terra, nel nucleo solido, si raggiungono anche i 10 000 °C. Si pensa che questo calore sia dovuto alle lente trasformazioni di materiali radioattivi.
Il calore si diffonde sempre dal corpo più caldo a quello più freddo; poichè la superficie terrestre è più fredda e disperde in continuo energia termica, il calore dall’interno tende a diffondersi verso la superficie.
Sotto la crosta terrestre circola il magma con i moti convettivi, simile all’acqua che bolle in una pentola, si scalda e sale, poi si raffredda e torna in profondità.
Il calore interno della Terra è chiamato energia geotermica.
La centrale geotermica utilizza come fonte di energia il calore naturale che proviene dal sottosuolo sotto forma di vapore. La caldaia che produce il vapore è un serbatoio naturale geotermico che si trova in profondità ed è composto da due strati di roccia impermeabile che racchiudono della roccia permeabile in cui filtra e si deposita l’acqua piovana. Il calore delle rocce scalda l’acqua e la trasforma in vapore.
Il vapore viene estratto dal terreno e convogliato in tubature (vaporodotti) fino alla centrale. Qui mette in moto le turbine collegate agli alternatori che producono elettricità.
Il vapore in uscita viene prima inviato alle torri di raffreddamento, alte anche 100 m, dove i gas caldi creano una corrente ascensionale che risucchia aria fredda dall’esterno per raffreddare il vapore. Il vapore viene poi raccolto nel condensatore dove si trasforma in acqua per essere iniettata nel sottosuolo fino alla caldaia naturale e ripetere il ciclo.
Nel mondo ci sono pochissime centrali geotermiche, l’Italia è stato il primo paese al mondo a produrre elettricità in questo modo.Le centrali sono state costruite in Toscana.
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