Per confermare definitivamente se fossero le proteine o il Dna il materiale genetico furono condotti altri esperimenti da Hershey e Case, due genetisti statunitensi, il cui lavoro ebbe molta più risonanza rispetto a quello di Avery.
I due genetisti usarono per l’esperimento un virus che infetta i batteri, chiamato batteriofago T2, composto da Dna con un rivestimento proteico.
Videro che quando un T2 attaccava un batterio, una parte del virus penetrava nella cellula batterica, dopo solo circa 20 minuti venivano liberati tantissime particelle virali, poichè probabilmente il virus era capace di riprodursi all’interno del batterio. Essi capirono che con molta probabilità che il T2 portava all’interno qualcosa che agisse sul programma genetico dell’ospite. Per capire se questo qualcosa fosse DNA o proteine li marcarono con isotopi radioattivi.
Le proteine contengono zolfo che non è presente nel DNA quindi marcarono proprio questo; il DNA è invece ricco di fosforo, assente nelle proteine, quindi tale elemento fu marcato.
A questo punto in un primo momento lasciarono che il batterio venisse infettato con un batteriofago di cui era stato marcato il fosforo e poi in un secondo esperimento il batteriofago con lo zolfo marcato. Dopo pochi minuti dall’infezione, le soluzioni contenenti i batteri infettati furono frullate e sottoposte a centrifuga. Accadde che i residui di virus essendo più leggeri rimanevano nel liquido, le cellule batteriche più pesanti si depositavano sul fondo. Scoprirono che la maggior parte della proteina, che era stata marcata, si trovava nel liquido, invece il DNA marcato sul fondo e quindi nel batterio. Quindi il DNA si era trasferito nel batterio ed era responsabile delle modifiche genetiche.
Successivamente le fotografie eseguite al microscopio elettronico confermarono che questo tipo di batteriofago si attacca alla parete della cellula batterica per mezzo delle fibre della coda e vi inietta il DNA che contiene nella testa. Il rivestimento proteico è abbandonato al di fuori della cellula, quindi le proteine fungono da contenitore del DNA.
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