Il verbo si può presentare in tre forme: attiva, passiva e riflessive.
1) La forma attiva: il protagonista della frase è “attivo”, cioè compie l’azione espressa dal verbo.
La mamma lava il pavimento →la mamma compie l’azione espressa dal verbo e cioè lavare il pavimento.
2) La forma passiva : il protagonista della frase è “passivo”, cioè subisce l’azione espressa dal verbo.
Il pavimento è lavato dalla mamma → il pavimento subisce l’azione espressa dal verbo cioè essere lavato dalla mamma.
I verbi coniugati alla forma passiva sono sempre formati da ausiliare + participio passato del verbi:
- i tempi semplici sono formati da due voci verbali : I bambini sono accuditi dalla mamma;
- i tempi composti sono formati da tre voci verbali : Prima i bambini sono stati accuditi dalla mamma.
3) La forma riflessiva: il protagonista della frase “agisce” su di sè, cioè compie un’azione su se stesso.
Daria si pettina → Daria compie l’azione di pettinare se stessa.
La coniugazione dei verbi riflessivi è caratterizzata dalla presenza delle parole mi, ti, si, ci, vi, chiamate particelle pronominali.
io mi asciugo | tu ti tagli | egli si specchierà |
noi ci vestimmo | voi vi truccate | essi si scoprirono |
A volte le particelle pronominali si trovano dopo il verbo: lavati, asciughiamoci, pettinatevi…
I tempi composti dei verbi riflessivi vogliono sempre l’ausiliare essere. La bambina si era pettinata prima di uscire.
Per riconoscere la forma riflessiva del verbo,spesso, si fa riferimento alla forma pronominale posta davanti al verbo, ma ciò non funziona sempre. Per esempio:
Tu mi curi → tu compi l’azione di curare me : forma attiva
Io mi curo → io compio l’azione di curare me stesso: forma riflessiva,
Quindi se abbiamo dei dubbi ci dobbiamo domandare se il protagonista compie l’azione su se stesso. Se la risposta è affermativa allora il verbo è riflessivo.