Gli Artropodi sono tra gli invertebrati i più numerosi del pianeta, comprendono circa un milione di specie diverse e sono suddivisi in cinque classi: i Crostacei, gli Insetti, gli Aracnidi, i Chilopodi e i Diglopodi.
Sono tantissime specie perchè sono capaci di adattarsi a moltissimi ambienti diversi. Il nome Artropodi deriva dalla presenza di appendici. Hanno uno scheletro esterno detto esoscheletro formato da chitina.
Durante l’accrescimento si verifica la muta dove l’animale si libera dell’esoscheletro per raggiungere le nuove dimensioni corporee.
Essi hanno un sistema circolatorio di tipo aperto. Il sangue non contiene emoglobina e quindi non trasporta l’ossigeno che arriva alle cellule attraverso le trachee che si aprono all’esterno grazie agli stigmi.
Il sistema nervoso è formato da gangli da cui partono le fibre nervose per tutti gli organi.
La riproduzione è di tipo sessuata.
I Crostacei, di cui fanno parte gamberi, granchi e aragoste sono soprattutto animali marini e hanno un esoscheletro molto resistente perchè ricco di sali minerali. Sono divisi in due parti: il cefalotorace e l’addome. Il primo è rivestito dal carapace che protegge le branchie. L’addome è formato da segmenti simili dove solo l’ultimo è diverso. Il capo presenta due antenne corte e due lunghe che sono organi tattili. Hanno due occhi sporgenti, un apparato boccale sviluppato grazie alla presenza di mandibole e mascelle branchie. Il torace ha 5 paia di arti, due a forma di tenaglie dette chele e poi le altre 3 paia servono per catturare il cibo e si chiamano piedi mascellari. Sull’addome ci sono 5 paia di arti natatori.
Per quanto riguarda la riproduzione è frequente la partenogenesi, cioè la riproduzione senza fecondazione.
Quando si sviluppano attraversano varie fasi prima di arrivare allo stadio adulto.
Gli Aracnidi, cioè ragni, scorpioni e acari, hanno il corpo diviso in due parti: il cafalotorace e l’addome. Il primo ha sei paia di arti, quattro paia sono vere zampe, un paio ha funzione masticatoria, mentre l’ultimo paio è dotato di chele o uncini e in alcune specie è collegato alle ghiandole che producono veleno.
Alcune specie sono capaci di produrre fili di seta con cui fanno le ragnatele. Respirano per mezzo di sacchi polmonari o grazie alla trachea. Sono ovipari.
Hanno la vista scarsa ma in compenso il tatto è molto sviluppato.
Gli Insetti sono gli Aracnidi più numerosi che si adattano a tutti gli ambienti. Sono dotati di apparati boccali specializzati a seconda dell’ambiente in cui vivono.
Nel passaggio dalla forma larvale a quella adulta subiscono una profonda trasformazione.
Il loro corpo è diviso in capo, torace e addome. Il primo ha due antenne con sensibilità tattile e olfattiva, due occhi composti, l’apparato boccale che a seconda del tipo di alimentazione può essere masticatore utile per triturare foglie , pungente e succhiante come per le zanzare.
Il torace ha tre paia di zampe, a volte anche due paia di ali come nei coleotteri che però non sono adatte al volo. Invece nelle mosche le ali posteriori servono per stabilizzare il volo.
Gli Insetti sono classificati sia per il tipo di ali ma anche per il tipo di metamorfosi per alcuni è completa e per altri incompleta.
Programma di scienze per le superiori