Gli elettroni in movimento come ben sappiamo producono corrente elettrica che a sua volta può essere trasformata in altre forme di energia.

Effetto termico

Quando gli elettroni passano in un conduttore la loro energia potenziale si trasforma in energia cinetica. Muovendosi, gli elettroni urtano gli atomi del conduttore, cedendo loro energia e mettendoli in vibrazione. In questo modo l’energia cinetica si trasforma in energia termica, quindi quando attraversa un conduttore la corrente elettrica produce calore. Questo fenomeno è chiamato effetto termico o effetto Joule. E’ proprio grazie a questo effetto che le normali lampadine producono luce, infatti, il calore che si sviluppa al passaggio di corrente elettrica nel filamento della lampadina lo fa diventare incandescente e quindi per questo emette luce. L’effetto termico trova molte applicazioni nel quotidiano come nel ferro da stiro, negli asciugacapelli ecc.

Effetto chimico

Le soluzioni acquose di sali, acido o basi lasciano passare le cariche elettriche perchè sono buoni conduttori vengono chiamati elettroliti e in esse sono disciolte particelle elettricamente cariche e cioè ioni positive e ioni negativi.

    

La corrente elettrica passando attraverso queste soluzioni è capace di trasformare l’energia elettrica in energia chimica. Tale fenomeno prende il nome di effetto chimico.

Uno dei fenomeni in cui si applica l’effetto chimico è l’elettrolisi che si basa sulla capacità che le particelle elettriche hanno di migrare verso un elettrodo, cioè l’estremità per esempio di una pila.

Se immergiamo due conduttori metallici in una soluzione acquosa contenente ioni, e collegandoli ai poli di una pila, nell’acqua si verifica un passaggio di corrente elettrica. Gli ioni positivi migrano verso il polo negativo (cioè l’elettrodo che ha carica negativa) e gli ioni negativi verso il polo positivo . Quindi il passaggio di corrente è dovuto a una migrazione di ioni.

Se applichiamo una corrente elettrica a una soluzione di acido cloridrico (HCl), gli ioni idrogeno essendo carichi positivamente migrano verso il polo negativo e gli ioni cloro, essendo carichi negativamente, migrano verso il polo positivo. Si è avuta quindi l’elettrolisi , che significa scissione,per mezzo di corrente elettrica, in ioni di carica positiva e negativa.

Una volta raggiunti i due elettrodi, gli ioni perdono le loro cariche e diventano atomi (neutri). Infatti, al polo negativo si forma idrogeno (H_{{2}}) e a quello positivo cloro (Cl_{{2}}).

Effetto elettromagnetico

 

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