I celenterati sono animali acquatici a simmetria raggiale , costituiti da cellule organizzate in tessuti e apparati anche se ancora molto primitivi.
Il loro nome deriva dal fatto che presentano una cavità chiamata celenteron, formata da cellule con funzione digestiva, quindi esso funge da intestino.
Il celenteron comunica con l’esterno con una solo apertura, che serve sia per l’introduzione del cibo sia per l’espulsione dei rifiuti.
Il gruppo dei celenterati comprende oltre alle meduse anche organismi molto diversi come coralli o le attinie.
Essi possono avere due forme e cioè quella medusoide, che galleggia liberamente, e la forma a polipo, che vive fissata al fondale.
Queste due forme differiscono soprattutto per la posizione della bocca: rivolta verso il basso nella medusa e verso l’alto nel polipo. Inoltre le meduse hanno una forma allargata e si muovono nell’acqua con la bocca e i tentacoli rivolti verso il basso, invece i polipi intorno alla bocca formano con i tentacoli una corona simile ai petali.
Spesso i tentacoli servono sia per procurarsi il cibo per difesa, infatti sono provvisti di cellule urticanti, chiamate cnidoblasti.
Le cellule urticanti delle meduse , possiedono un piccolo ago sporgente che quando viene sfiorato fa scattare fuori dalla cellula un tubicino, che contiene una sostanza urticante e tossica, che viene iniettata nel corpo del nemico.
I polipi, da non confondere con i polpi che si mangiano e sono molluschi, e le meduse che sembrano completamente diversi fra di loro, possono essere forme diverse di uno stesso individuo che si riproduce una volta come polipo e una volta come medusa. Esistono quindi celenterati che nella loro vita presentano solo la forma a polipo, solo quella a medusa o entrambe.
Durante la riproduzione, una volta che gli ovuli e gli spermatozoi si uniscono, producono una piccola larva ciliata che si fissa al terreno e dà origine ad un polipo. Questo ne genera altri, che una volta cresciuti, si dividono trasversalmente e si staccano, si capovolgono e iniziano a nuotare diventando piccole meduse.
