Nella fascia temperata, dove si trova anche l’Italia, il clima è mite, particolarmente favorevole alla vita umana, però non è uniforme: temperatura e piovosità seguono l’alternanza delle stagioni.
Altri cambiamenti sono causati dal fatto che nelle zone temperate esistono montagne, colline, pianure e coste che hanno diversi climi.
Nelle zone più densamente popolate, l’ambiente naturale originario ha subito notevoli modificazioni proprio a causa degli interventi umani.
Lungo le coste, nella fascia più vicina ai tropici, dove le estati sono calde e secche e gli inverni tiepidi, si sviluppa la macchia mediterranea, formata da lecci, pini marittimi, sugheri e arbusti sempreverdi; come animali troviamo lepri, cinghiali e uccelli marini. E’ tipica delle coste del Mar Mediterraneo, ma si trova anche in alcune coste della California, dell’Australia e dell’Africa del sud.
Proprio a causa del clima mite e favorevole alla vita dell’uomo, sono zone molto popolate e visitate da un gran numero di turisti. Quindi la vegetazione è rimasta solo in piccoli tratti.
In Asia e in America, nelle pianure lontane dal mare, si sviluppano le praterie, oppure, dove la piovosità è più scarsa, le steppe. Questi vasti territori pianeggianti, le praterie, sono soprattutto sfruttati per l’allevamento di bovini, pecore e cavalli. Inoltre vi crescono cervi e daini e in alcune zone in America anche bisonti. Invece, le steppe, sono praterie incolte, povere d’acqua, la cui unica vegetazione è costituita da erbe basse e cespugli.
Nelle zone lontane dal mare, dove, a differenza delle praterie, le precipitazioni sono abbondanti, crescono le foreste temperate: la taiga, foresta di conifere abitata da renne, alci, orsi e lupi; la foresta di latifoglie (faggi, betulle, castagni, querce), popolata invece da cervi, volpi e cinghiali.
Programma geografia quarta elementare
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