Il complemento partitivo

Il complemento partitivo indica una quantità di cui si considera una parte. Essa si trova al genitivo insieme :

  • sostantivi indicanti numero o quantità come numerus, pars , multitudo (una grande quantità), turba (una folla), vis (una grande quantità) ecc.

Militum pars incolumis in castra pervenit.\ Una parte dei soldati giunse sana e salva nell’accampamento.

Gentes vim argenti dederant nostro imperatore.\ Le genti avevano dato una grande quantità di denaro al nostro comandante.

Tirones, multitudine navium perterriti, se Otacilio dediderunt.\ Le reclute, atterrite dalla moltitudine di navi, si arresero ad Otacilio.

  • comparativi o superlativi come maior (il maggiore), prior (il primo fra due), maximus (il maggiore), primus (il primo fra molti), ecc. Spesso dopo i superlativi e i comparativi si può trovare anche con e, ex o de e l’ablativo, costruzione che è preferita al genitivo dopo i numerali e i pronomi indefiniti.

Optimus discipuloru. \ Il migliore degli allievi;

Prior horum in proelio cecidit.\ Il primo di questi due cadde in battaglia;

Excellentissimi fuerunt Persarum Cyrus et Darius.\ I più famosi dei Persiani furono Ciro e Dario.

Ad legiones profectus, Domitius unam ex tribus educit.\ Partito alla volta delle legioni, Domizio ne conduce fuori una delle tre.

  • indefiniti e numerali come nemo, nullus, aliquis, quis, unus, duo, ecc.

Exspectebam aliquem meorum.\ Aspettavo qualcuno dei miei.

Nemo mortalium.\ Nessuno dei mortali.

  • pronomi neutri come nihil, aliquid, quid, hoc, quod ecc.; aggettivi sostantivati come multum, plus, minus, tantum ecc; avverbi di luogo come ubi, eo ecc. e avverbi di quantità come satis, parum, nimis, ecc.

Ubicumque terrarum.\ Presso ogni luogo della terra;

nihil virium militibus superfuit.\ Ai soldati non rimase nessuna forza;

Iustitia nihil expetit praemii.\ La giustizia non desidera alcun premio;

Ubinam gentium sumus.\ Tra quali genti siamo;

Silanus studii habuit non multum, sed acuminis satis.\ Silano ebbe non molto zelo, ma abbastanza acume.

 

Complemento di specificazione

Il complemento di specificazione è uno dei complementi che si incontra più di frequente, Esso può indicare l’appartenenza, può specificare un nome generico, indicandone l’appartenenza, inoltre, può indicare la persona a cui spetta un compito o un dovere ecc.

Unius pecudis scabies totum commaculat gregem.\ La malattia di una sola pecora infetta tutto il gregge;

Naves hostium celerrimae erant.\ Le navi dei nemici erano velocissime;

Hannibal, filius Hamilcaris.\ Annibale figlio di Amilcare;

Arbor palmae.\ L’albero della palma;

Est amicorum fidem servare.\ E’ tipico degli amici mantenere la fedeltà.

Complemento oggetto

Il complemento oggetto in latino si traduce con il caso accusativo e tutte le parti del discorso che si riferiscono ad esso come l’apposizione, gli attributi e il complemento predicativo dell’oggetto.

Il complemento oggetto è retto da verbi transitivi o deponenti.

Maiores nostri agros suos studiose colebant.\ I nostri antenati coltivavano con amore i loro campi;

Multae res eum Hortabantur.\ Molti motivi lo esortavano.

La maggior parte dei verbi transitivi italiani sono transitivi anche in latino, ma ci sono dei verbi che sono intransitivi in italiano e transitivi in latino quindi sono costruiti con il complemento oggetto.

Alcuni verbi sono: iuvo, adiuvo (giovo a, aiuto); fugio, effugio(sfuggo a, fuggo); deficio (manco a, abbandono); despero(dispero di); ulciscor (mi vendico di); delecto (piaccio a); abdico (abdico a).

Iuvit facundia causam.\ L’eloquenza giovò alla causa;

Pacem desperavi.\ Ho disperato della pace.

 

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