I gradi dell’aggettivo in latino

Gli aggettivi qualificativi in latino, così come avviene per l’italiano, presenta tre gradi  :

  • grado positivo, usato per attribuire una qualità tipo Paolo è eloquente → Paulus est eloquens;
  • grado comparativo è usato per esprimere un paragone;
  • grado superlativo, usato per esprimere una qualità nel suo grado più elevato e nella sua maggiore intensità.

I tre comparativi

Comparativo di maggioranza

Stabilisce un paragone fra due termini ed il primo di essi possiede la qualità in misura maggiore rispetto al secondo. Il secondo verrà chiamato secondo termine di paragone.

Esso si forma aggiungendo al tema dell’aggettivo il suffisso -ior per il maschile ed il femminile, mentre si userà il suffisso -ius per il neutro.

Esso presenta due uscite , uno per il maschile e il femminile e una per il neutro, si declina come i sostantivi di terza declinazione ma presenta l’ablativo singolare in -e, il genitivo plurale in -um e i tre casi diretti al plurale in -a.

Quindi il comparativo di maggioranza si forma togliendo la terminazione del genitivo singolare in tutte e due classi di aggettivi.

Consideriamo l’aggettivo clarus,-a,-um , famoso che al comparativo diverrà clarior, clarius, più illustre

SINGOLARE PLURALE
CASI masc e fem. neutro masc. e fem. neutro
nominativo clar-ior clar-ius clar-iores acr-iora
genitivo clar-ioris clar-ioris clar-iorum acr-iorum
dativo clar-iori clar-iori clar-ioribus acr-ioribus
accusativo clar-iorem clar-ius clar-iores acr-iora
vocativo clar-ior clar-ius clar-iores acr-iora
ablativo clar-iore clariore clar-ioribus acr-ioribus

Il secondo termine di paragone si esprime in latino in due modi:

  • con quam + il caso del primo termine

Paolo è più eloquente di Plinio→ Paulus est eloquentior quam Plinus

Lucio è più desideroso della verità che dell’amicizia.→ Lucius est cupidior veritatis quam amicitia 

A pochi la lealtà fu più cara della fortuna →Paucis carior fides quam fortuna fuit

  • con l’ablativo

Marco è più studioso di Publio → Marcus, studiosior Publio est

O fonte Bandusia, più limpida del cristallo→ O fons Bandusiae, splendidior vitro

Le due costruzioni posso essere usate indifferentemente quando il primo termine è in nominativo o in accusativo, invece negli altri casi si usa quam.

Lucius est velocior quam Claudius→ Lucio è più veloce di Claudio

Lucius est velocior Claudio→ Lucio è più veloce di Claudio

Romulus multitudini gratior fuit quam patribus → Romolo fu più gradito al popolo che ai patrizi

Nel caso in cui il secondo termine di paragone è rappresentato da un pronome relativo, l’uso dell‘ablativo è di regola.

Vituperamus iram qua pauca turpiora sunt→Disprezziamo l’ira della quale poche cose sono più turpi

Nelle frasi di senso negativo ed in quelle interrogative di senso negativo, per esprimere il secondo termine di paragone, in genere si preferisce l’uso dell’ablativo semplice.

Sergius non est clarior Marcello → Sergio non è più famoso di Marcello

Quis est Caesare clarior? → Chi è più famoso di Cesare?

Nihil est incertius vulgo→ Nulla è più instabile della folla.

    

Il comparativo di uguaglianza e di minoranza

Il comparativo di uguaglianza si rende con il grado positivo dell’aggettivo, preceduto dagli avverbi ita, tam(così),aeque, (ugualmente) e seguito da avverbi quam (quanto), ut, ac, atque(come). Il secondo termine di paragone viene espresso allo stesso caso del primo termine ma è preceduto da quam.

Gaius est tam callidus quam Antonius→ Gaio è astuto quanto Antonio

Caius est ita callidus ut Antonius → Gaio è astuto quanto Antonio

Gaiust est aeque callidus atque Antonius → Gaio è astuto quanto Antonio

Paulus est tam eloquens quam Plinius → Paolo è tanto eloquente quanto Plinio

Nihil est tam fallax quam vita humana → Nulla è tanto ingannevole quanto la vita umana

Il comparativo di minoranza si forma premettendo l’avverbio minus all’aggettivo di grado positivo ed esprimendo il secondo termine di paragone con quam e il caso del primo termine.

Gaius es minus callidus quam Antonius→ Gaio è meno astuto di Antonio

Non minus liber sum quam vos→ Non sono meno libero di voi

Paulus est minus eloquens quam Plinius → Paolo è meno eloquente di Plinio

Il superlativo

Il superlativo in italiano può essere assoluto o relativi, invece in latino presenta una sola forma per esprimere entrambe.

Il superlativo regolare si forma aggiungendo al tema dell’aggettivo di grado positivo il suffisso -issimus,-issima, -issimum. Si declina come un aggettivo di prima classe e ovviamente concorderà in genere , numero e caso con il nome a cui si riferisce.

Clarissimus,-a,-um, illustrissimo, il più illustre

SINGOLARE PLURALE
CASI maschile femminile neutro maschile femminile neutro
nominativo clar-issimus clar-issima clar-issimum clar-issimi clar-issimae clar-issima
genitivo clar-issimi clar-issimae clar-issimi clar-issimorum clar-issimarum clar-issimorum
dativo bon-issimo clar-issimae clar-issimo clar-issimis clar-issimis clar-issimis
accusativo bon-issimum clar-issimam clar-issimum clar-issimos clar-issimas clar-issima
vocativo bon-issime clar-issima clar-issimum clar-issimi clar-issimae clar-issima
ablativo bon-issimo clar-issima clar-issimo clar-issimis clar-issimis clar-issimis

Demosthenes eloquentissiumus fuit  → Demostene fu eloquentissimo (molto eloquente)

In latino quando si vuole esprimere il concetto di superlativo relativo, compare il complemento partitivo che si esprime in genitivo oppure con e,ex, de e l’ablativo o ancora con inter + accusativo.

Cicero certe clarissimus oratorum Romanorum est →  Cicerone è sicuramente il più famoso fra gli oratori romani

Cicero certe clarissimus ex oratoribus Romanis est  →  Cicerone è sicuramente il più famoso fra gli oratori romani

Cicero certe clarissimus inter oratores Romanos est →  Cicerone è sicuramente il più famoso fra gli oratori romani

Demosthenes eloquentissimus fuit omnium oratorum Graecorum→  Demostene fu il più eloquente di tutti gli oratori greci

Excellentissimi fuerunt persarum Cyrus et Darius→ I più famosi dei Persiani furono Ciro e Dario

Audacissimus ego ex omnibus → Sono io il più audace di tutti.

Honestissimus inter suos → Il più onorevole tra i suoi cittadini

Gli usi particolari del comparativo e del superlativo

  • Gli aggettivi in -er formano il superlativo aggiungendo il suffisso -errimus,-errima,-errimum.

miser(misero) → miserrimus,-a,-um

pulcher(bello)  pulcherrimus,-a,-um

niger (nero)→ nigerrimus,-a,-um

  • Alcuni aggettivi della seconda classe che al nominativo singolare maschile e femminile escono in ilis hanno il superlativo in -limus,-a, -um. Per esempio utilis(utilissimus) e nobilis(nobilissimus) formano il superlativo normalmente.

facilis(facile)→ facillimus,-a,-um                                     dissimilis(diddimile) → dissimillimus,-a,-um

similis(simile)→simillimus,-a,-um                                    humilis(umile) → humillimus,-a,-um

difficilis(difficile)→difficillimus,a,-um                               gracilis(gracile) → gracillimus,-a,-um

  • Gli aggettivi che terminano in ,-dicus, -ficus e -volus formano il comparativo e il superlativo rispettivamente in -entior,-entius,-entissimus,-a,-um

maledicus(maldicente)→maledicentior,-entius (comparativo); maledicentissimus,-a,-um (superlativo)

magnificus(magnifico)→magnificentior,-untius (comparativo); magnificentissimus,-a,-um (superlativo)

benevolus (benevolo)→ benevolentior,-entius (comparativo); benevolentissimus,-a,-um (superlativo)

  • Gli aggettivi in -eus,-ius,e -uus non hanno una forma propria di comparativo e di superlativo , li formano premettendo una perifrasi e cioè magis per i comparativi e maxime per i superlativi. Gli aggettivi che escono in -quus presentano comparativo e superlativo regolari.

dubius (dubbio,incerto)→ magis dubius,-a,-um (comparativo); maxime dubius,-a,-um(superlativo)

idoneus (idoneo,adatto)→ magis idoneus,-a,-um (comparativo); maxime idoneus,-a,-um (superlativo)

arduus(arduo,difficile) → magis arduus,-a,-um (comparativo); maxime arduus,-a,-um (superlativo)

  • Alcuni aggettivi si formano cambiando il loro tema sia al comparativo che al superlativo. Essi sono:
Grado positivo Comparativo Superlativo
bonus(buono) melior,melius optimus,-a,-um
malus(cattivo) peior,peius pessimus,-a,-um
magnus(grande) maior,maius maximus,-a,-um
parvus(piccolo) minor,minus minimus,-a,-um
multus(molto) plus plurimus,-a,-um
  • Alcuni comparativi e superlativi si formano o da avverbi o da preposizioni:
Grado positivo Comparativo Superlativo
infra (al di sotto) inferior (inferiore) infimus (infimo)
extra (al di fuori) exterior (esteriore) extremus (estremo)
intra (dentro) interior (interiore) intimus(intimo)
ultra (di là) ulterior (ulteriore) ultimus (ultimo)
supra (al di sopra) superior (superiore) supremus o summus (supremo o sommo)
citra(di qua) citerior (più di qua) citimus (il più al di qua
potis(potente) potior (più efficace) potissimis (il migliore)
post (dopo) posterior (posteriore) postremus (ultimo)
de (giù da) deterior (meno buono) deterrimus (il meno buono)
prae (davanti) prior (primo (fra due) primus (primo fra molti)
prope (vicino) propior (più vicino) proximus (vicinissimo)
  • Alcuni aggettivi non hanno forme proprio per la formazione dei comparativi e degli aggettivi e quindi le prendono da altri aggettivi di significato affine come:

ferus (feroce) da ferox→ ferocior (comparativo); ferocissimus (superlativo) 

fidus (fedele) da fidelis → fidelior (comparativo); fidelissimus (superlativo)

vetus (antico) da vetustus → vetustior (comparativo); vetustissimus (superlativo)

novus (nuovo) da recens → recentior (comparativo); recentissimus (superlativo)

sacer (sacro) da sanctus → sanctior (comparativo); sanctissimus (superlativo)

  • Gli aggettivi iuvenis (giovane) e senex (vecchio), spesso da alcuni autori vengono usati con dei comparativi e superlativi particolari.

iuvenisiunior o minor natu (comparativo); maxime iuvenis, admodum iuvenis o minimus natu (superlativo)

senex → senior o maior natu (comparativo); maxime senex, admodum senex o maximus natu (superlativo)

  • Il superlativo degli aggettivi inoltre si può formare anche premettendo per o prae all’aggettivo , oppure può essere rafforzato da avverbi come longe (di gran lunga); facile (senz’altro); vel (perfino); quam (quanto più); quam possum (quanto più posso).

Antonius longe audacissimus est → Antonio è di gran lunga il più audace

Id iter quam celerrimum erat → Quella strada era la più rapida possibile

Apud Helvetios longe nobilissimus et ditissimus fuit Orgetorix → Di gran lunga il più nobile e il più ricco degli Elvezi fu Orgetorige

In fidibus musicorum aures vel minima sentiunt → Nella cetra le orecchie dei musicisti avvertono anche la più piccola sfumatura.

 

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