Il linguaggio verbale è costituito da parole ed è il più potente dei linguaggi.
Se dobbiamo comunicare un messaggio lungo e complesso è necessario usare questo tipo di linguaggio, cioè delle parole, usate a voce o nella forma scritta. Il codice più efficace per trasmettere un messaggio è il codice verbale.
I segni di tale codice sono le lettere dell’alfabeto e, nella forma scritta anche la punteggiatura.
Esistono numerosi codici di comunicazione o linguaggi che non usano la parola come sistema di comunicazione e che pertanto sono definiti codici o linguaggi non verbali. Tali linguaggi sono costituiti da simboli o disegni che richiamano in modo diretto ciò a cui si riferiscono.
I linguaggi non verbali sono molto diffusi e vengono usati quotidianamente. Ne fanno parte, per esempio, i segnali stradali, i simboli più comuni usati per le attività sportive, le indicazioni che si riferiscono ai luoghi e agli edifici pubblici.
Alcuni segni cambiano però significato, secondo il codice in cui sono inseriti: per esempio, vestirsi di nero a un funerale in Giappone sarebbe considerato inadatto, dato che in quel paese il colore del lutto è il bianco.
I linguaggi non verbali non è possibile usarli per trasmettere informazioni complesse, idee di passato o di futuro o concetti astratti.In questo caso dobbiamo ricorrere alla parola, perchè solo il linguaggio verbale è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione.
LINGUAGGI GESTUALI
Alfabeto usato dai sordomuti
L’ALFABETO MORSE
Inventato dallo statunitense Samuel Morse, serve per trasmettere suoni di lunghezza variabile, secondo un preciso codice.
L’ALFABETO BRAILLE
Inventato dall’educatore francese Louise Braille, cieco dall’età di tre anni, è un sistema di caratteri a rilievo che permette la trasmissione di qualsiasi messaggio verbale su un’apposita superficie.
Vedi il programma d’italiano delle medie