La guerra aveva portato alla morte di circa 10 milioni di persone, sconvolgimenti economici e sociali quindi i Paesi vincitori nel gennaio del 1919 si riunirono in una conferenza di pace a Parigi. Ovviamente vi parteciparono Wilson per gli Stati Uniti, Lloyd George per la Gran Bretagna, Clemenceau per la Francia e Vittorio Emanuele Orlando per l’Italia.
La conferenza durò fino a giugno perchè i vincitori avevano un diverso modo di pensare.
Wilson redasse un documento noto come I Quattordici punti che riportava le indicazioni per costruire un nuovo assetto internazionale ed evitare che scoppiasse un’altra guerra. Tra i vari punti c’era la proposta di applicare il principio di autodeterminazione ( principio secondo il quale ogni popolo o gruppo etnico ha la libertà di decidere autonomamente del suo destino politico) per dare la possibilità a tutti di crearsi un proprio Stato. Inoltre propose di dar vita ad un’organizzazione per risolvere i problemi in modo pacifico ed evitare la guerra. Nel 1919 venne quindi fondata la Società delle Nazioni. Essa all’inizio comprendeva 63 Paesi che si impegnarono al rispetto della pace. Pero ci furono molte incomprensioni che questa organizzazione risultò molto fragile.
Il nucleo della sua proposta era di incoraggiare tutti gli Stati alla concordia e auspicava ad una pace tra uguali.
Ovviamente i consigli di Wilson furono seguiti solo in minima parte perchè la Francia e la Gran Bretagna volevano ricavare i maggiori profitti.
La Prima Guerra Mondiale aveva portato alla dissoluzione di quattro grandi imperi e cioè quello tedesco, austro-ungarico, russo e ottomano, quindi bisognava ristabilire i confini dell’Europa. Purtroppo anche questa volta non venne rispettato il principio di nazionalità.
Alla fine però quello che più volevano gli Stati vincitori era punire la Germania considerata la maggiore responsabile del conflitto.
Tra il 1919 e il 1920 furono sanciti molti trattati di pace che ridefinivano i confini degli Stati europei. Il trattato più importante fu quello di Versailles che stabiliva:
- La Germania doveva rinunciare all’Alsazia e la Lorena in favore della Francia;
- Dovette smantellare l’esercito che non avrebbe dovuto superare i 100000 uomini;
- Dovette pagare un ingente risarcimento per i danni di guerra provocati , circa 132 miliardi di marchi d’oro;
- I territori ceduti all’Impero russo in seguito al trattato di Brest-Litovsk insieme a quelli persi dalla Germania andarono a costituire gli Stati dell’Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Finlandia;
- La Germania in pratica perse tutte le colonie.
L’Impero Austro-ungarico fu smembrato e venne riconosciuta l’indipendenza di Ungheria, Cecoslovacchia, Iugoslavia (che comprendeva la Serbia e Montenegro)e l’Austria con capitale Vienna divenne una piccola repubblica, poi fu resa indipendente anche la Polonia che comprendeva anche territori appartenuti alla Germania e alla Russia
All’Italia furono ceduti il Trentino, l’Alto Adige e la Venezia Giulia, Trieste e l’Istria. Mancava la città di Fiume e le coste della Dalmazia come invece era stato previsto nel Patto di Londra. Quindi in segno di protesta il primo ministro Vittorio Orlando lasciò Versailles prima della fine della conferenza. Quindi in Italia si cominciò a parlare di vittoria mutilata. Tutto ciò portò le rimostranze dei nazionalisti che insieme a Gabriele D’Annunzio occuparono la città di Fiume senza ottenere nulla.
Come detto l’Impero ottomano cessò di esistere e si trasformò in una repubblica nel 1923.
I territori della Siria e del Libano furono affidati alla Francia, mentre la regione palestinese alla Gran Bretagna che adottarono una politica ambigua che portò alla nascita della questione palestinese, perchè in Palestina, popolo in cui c’era una maggioranza di musulmani, il governo inglese fece stabilire una grande comunità di ebrei che intendevano rifondare il nuovo Stato di Israele in Palestina.
Sicuramente i trattati di pace crearono una situazione molto fragile, vi erano molti motivi di tensione, per esempio il Regno di Iugoslavia riuniva territori abitati da popoli la cui convivenza già prima della guerra non era facile.
Inoltre la tensione cresceva anche perchè la Germania covava un grande risentimento e odio per l’umiliazione subita, portando alla creazione di movimenti nazionalisti che facevano leva sul malcontento generale.
Programma di Storia di terza media