Tra i rilievi del territorio italiano ce ne sono alcuni di origine vulcanica. Sono montagne nate da antichi vulcani ormai spenti. In Italia ci sono, però, anche vulcani attivi: il Vesuvio, in Campania, che ha eruzioni rare, ma violente; l’Etna, in Sicilia, che è in continua attività e i terreni che gli sono attorno sono molto fertili e favoriscono la coltivazione di agrumi, viti e ulivi; lo Stromboli, in Sicilia nelle isole Eolie, che in anni recenti si è risvegliato in modo preoccupante; infine Vulcano, sempre nelle Eolie, è formato dall’aggregazione di tre rilievi vulcanici di cui uno solo è attivo.
Com’è fatto un vulcano
Il vulcano si forma nel tempo intorno a una spaccatura della crosta terrestre dalla quale fuoriesce la lava, roccia fusa e incandescente che proviene dall’interno della Terra.
- Negli strati più profondi della Terra c’è il magma, roccia fusa caldissima. A volte il magma risale e si raccoglie in un bacino magmatico, una specie di grossa sacca che preme sotto la crosta terrestre.
- Esercitando una forte pressione, il magma percorre il camino centrale cercando una via d’uscita.
- Il camino centrale si trova nel cono vulcanico e termina con il cratere, un’apertura a forma d’imbuto da cui escono lava, vapore, gas, ceneri.
- Talvolta dal camino centrale si dirama un camino laterale: la lava lo percorre ed esce sul fianco del vulcano.
I movimenti del magma possono provocare terremoti e maremoti.
Programma geografia quarta elementare
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