La Terra riceve dal Sole varie radiazioni, alcune però possono essere dannose per i viventi e vengono bloccate nella parte alta dell’atmosfera.

Una parte dei raggi riesce a raggiungerci, quindi giunge fino alla stratosfera, e si tratta di raggi di tipo A che sono utili per fissare nelle nostre ossa il calcio e di tipo B che possono essere un rischio per la nostra pelle, e provocare il cancro.

Fortunatamente nella stratosfera si trova una certa quantità di ozono che è un gas instabile, dall’odore pungente, e particolarmente irritante per le mucose. La sua molecola è formata da tre atomi di ossigeno (equation). Esso è un particolare tipo di ossigeno che è capace di assorbire queste radiazioni, comportandosi da schermo protettivo.

In natura l’ozono si forma nella stratosfera (parte dell’atmosfera compresa tra 15 e 30 km) a partire dall’ossigeno grazie all’azione combinata delle scariche elettriche dei fulmini e delle radiazioni ultraviolette (UV) del Sole.

A partire dagli anni Settanta del secolo scorso si è scoperto che la quantità di ozono nella stratosfera stava diminuendo sopra l’Antartide. Questo perchè le molecole di ozono vengono distrutte dai clorofluorocarburi (CFC), un gruppo di gas che fino a poco tempo fa venivano usati per far funzionare i frigoriferi, i condizionatori, nelle bombolette a spray ecc.

Questo fenomeno è stato denominato buco nell’ozono.

 

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