I fenomeni atmosferici sono causati dal calore del Sole che, penetrando nell’atmosfera, provoca la dilatazione dell’aria e diversi passaggi di stato nell’acqua.
- L’aria che circonda il nostro pianeta contiene sempre una certa quantità di vapore, chiamata umidità. L’umidità è provocata dall’evaporazione dell’acqua sulla Terra, che è tanto maggiore quanto più la superficie dell’acqua è esposta al calore del Sole.
- La temperatura dell’aria diminuisce sempre più man mano che ci si allontana dalla superficie terrestre. Succede così che il vapore, salendo si raffredda, condensa in microscopiche goccioline e diventa visibile sotto forma di nuvole.
- Le goccioline rimangono sospese nell’aria solo perchè sono molto piccole. Se s’ingrossano, cadono a causa del loro peso troppo elevato: è la pioggia.
- Se le gocce, precipitando, incontrano strati di aria molto fredda, la pioggia si trasforma in neve, che è acqua allo stato solido.
- D’estate, durante un temporale, può succedere che le gocce di pioggia vengano trasportate dal vento ad altezze dove la temperatura è molto bassa. Allora ghiacciano, trasformandosi in chicchi di grandine.
- La rugiada si forma quando il vapore acqueo condensa a contatto con il terreno o su un’altra superficie fredda.
- Se la condensazione del vapore in goccioline avviene molto vicino al suolo, ci troviamo di fronte al fenomeno della nebbia.
- Quando la temperatura è molto al di sotto dello zero, può accadere che l’umidità dell’aria passi direttamente dallo stato aeriforme allo stato solido: è il fenomeno della brina, che forma sul terreno, sui rami degli alberi, sui tetti delle case… magnifici ricami di ghiaccio.
- Il calore del Sole è responsabile della formazione dei venti. L’aria riscaldata si dilata, diventa più leggera e sale. A causa della pressione atmosferica, il vuoto lasciato dall’aria calda viene immediatamente occupato da altra aria fredda: questo spostamento di masse d’aria provoca il vento. Un riscaldamento dell’aria molto intenso e rapido può portare alla formazione di venti fortissimi.
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