Durante tutto il Cinquecento, paesi europei come Francia, Inghilterra, Spagna e Portogallo, cercarono di consolidare la loro trasformazione in stati moderni.
Governati da forti monarchie, avevano un’efficiente burocrazia e si estendevano su vasti territo unificati e possedevano eserciti duraturi nel tempo.
L’Italia pur essendo una terra ricca, risultava invece ancora frammentata in tanti piccoli stati, deboli sia militarmente che politicamente, così sia per questo motivo che per la sua posizione strategica, era il desiderio di conquista della grandi potenze.
Tra le grandi potenze, vi era la Francia che governata da Carlo VIII, mirava al predominio sull’Italia, l’occasione giunse quando Ludovico Sforza, intenzionato a conquistare tutta la penisola con l’appoggio di un esercito potente, chiese a Carlo VIII di venire in Italia per affrontare il re di Napoli, che in quel momento era in possesso degli Aragonesi.
Il re di Napoli, Alfonso D’Aragona, voleva che il potere di Milano passasse in mano al genero Gian Galeazzo. Carlo VIII scese in Italia nel 1494 con le sue truppe, fu ospitato a Roma dal pontefice, che sperava di ottenere dei vantaggi dalla potente Francia, e successivamente giunse a Napoli dove non trovò una grande resistenza, infatti il re abdicò a favore del figlio Ferdinando II , che poi fuggì, e a quel punto la Francia ebbe la strada spianata per la conquista di Napoli.
Intanto gli altri stati italiani ed europei si allarmarono per la facile conquista di Napoli da parte della Francia, così formarono una Lega che comprendeva lo stato pontificio, Milano Venezia e il regno di Spagna.
L’esercito della Lega si mise subito in marcia verso Napoli e nel frattempo Carlo VIII decise di rientrare in Francia, fu a Fornovo che la lega incontrò il re Carlo, che riuscì ad aprirsi un varco e rifugiarsi in Francia, rinunciando a Napoli che ritornò sotto il dominio degli Aragonesi.
La Francia non fermò le sua pretese sull’Italia, infatti Luigi XII, successore di Carlo VIII, mirava alla Lombardia, così come anche la Spagna.
Sceso a Milano, se ne impossessò e per non avere scontri con la Spagna, in cambio della loro neutralità, gli lasciò il regno di Napoli, che era sempre stato fino ad allora degli Aragonesi.
Questo potere durò molto poco perché papa Giulio II formò una lega con Venezia , Spagna e Svizzera ,e riuscì a liberare Milano dai Francesi ,così tornò a governare Ludovico il Moro, sotto l’ influenza spagnola.
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