La crisi del terzo secolo dell’Impero romano fu dovuta anche a causa dl diffondersi di una nuova religione, il cristianesimo.

La religione cristiana, che era monoteista( credeva in un solo Dio) si era cominciata a diffondere già dal I secolo. Essa fu predicata da Gesù di Nazaret, detto Cristo, il quale nacque a Palestina al tempo dell’imperatore Augusto. Verso i 30 anni Gesù iniziò la sua predicazione, usando parole semplici invitava ad amare il prossimo, anche i nemici. Qualsiasi predicazione era rivolta a tutti senza alcuna distinzione , tutti potevano entrare a far parte del popolo di Dio, tutti gli uomini erano uguali davanti a Dio. Questa dottrina richiamò molti seguaci soprattutto tra la povera gente, ma anche uomini di cultura e di potere.

La vita e le parole di Gesù sono narrate nei Vangeli, libri scritti tra il 70 e il 90 d.C. da quattro suoi discepoli, Matteo, Marco, Luca, Giovanni, detti evangelisti.

Purtroppo, il successo della predicazione cristiana, aveva provocato la reazione di coloro che non volevano abbandonare le tradizioni. Infatti, essendo una religione monoteista, invitava ad abbandonare le divinità protettrici e tutti i culti. Per questo molti imperatori avevano fatto perseguitare i cristiani, come anche Diocleziano.

Poichè Gesù aveva tutti questi nemici, soprattutto tra sacerdoti ed anziani, fedeli alla religione ebraica, lo accusarono di essere un bestemmiatore, perchè si proclamava figlio di Dio.

Perciò con l’aiuto di un suo discepolo, Giuda, lo arrestarono e lo crocifissero.

 

Fra tutti gli uomini che lo seguirono Gesù scelse dodici apostoli e li inviò a diffondere il Vangelo. Ai dodici se ne aggiunse un altro, Paolo di Tarso, lui non aveva conosciuto Gesù, da giovane era stata anche un persecutore dei cristiani, ma dalla sua conversione dedicò tutta la sua vita a predicare il Vangelo.

Il cristianesimo si diffuse rapidamente in oriente, poi alla fine del II secolo comunità cristiane erano presenti in tutto l’impero. Solo nelle campagne prevalevano ancora gli antichi culti, che sono stati definiti pagani, dal nome latino dei villaggi pagi. Questo culto fu chiamato paganesimo.

Nonostante il suo rapido diffondersi, la religione cristiana fino al IV secolo non fu riconosciuta dall’Impero. Quindi, i cristiani all’inizio si riunivano in abitazioni private. La funzione era celebrata dai presbiteri, cioè le persone più anziane e autorevoli; ogni comunità era guidata da un vescovo. Per diventare cristiani, bisognava sottoporsi a un rito che li avrebbe purificati, il battesimo, che veniva fatto all’epoca in età adulta.

I cristiano credevano nella vita eterna e nella resurrezione del corpo, quindi seppellivano i loro morti, mentre i pagani li cremavano.

 

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