Con la fine della Prima Guerra Mondiale ci furono profondi cambiamenti, infatti il mondo non era più lo stesso.
Prima di tutto la popolazione diminuì a causa delle tantissime vittime circa otto milioni e circa 21 milioni di feriti.
Ovviamente la guerra danneggiò in primis l’economia dei Paesi poichè per mantenere l’esercito in guerra gli Stati avevano sostenuto enormi spese e stampato cartamoneta provocando una forte inflazione e quindi un aumento dei prezzi.
Le industrie che fino ad allora avevano prodotto armi e mezzi per l’esercito impiegando molti operai, dopo la guerra ripristinarono la loro produzione riducendo il numero di operai e quindi moltissimi soldati tornati dalla guerra si ritrovarono disoccupati.
Tutto ciò portò una profonda insoddisfazione tra la popolazione.
La guerra lasciò oltre a cicatrici effettive anche altre invisibili che portarono i reduci di guerra ad avere sempre in mente le condizioni di sporcizia e pericolo che vivevano ogni giorno nella trincea, inoltre molti abituati alla violenza continuarono ad avere comportamenti del genere.
Inoltre, le limitazioni di tutti i tipi subite dai soldati gli fecero sviluppare una mentalità tale da considerare normali i governi autoritari e repressivi.
Infine un grave problema che si verificò nel dopoguerra era che le varie Nazioni che fino a quel momento erano state nemiche non riuscivano a convivere senza provare astio, quindi era diventato difficile anche fare accordi di natura economica.
Programma di Storia di terza media