Nel Seicento in Europa ci furono nuovi assetti politici , Olanda, Francia e Inghilterra divennero nazioni potenti e ben solide, mentre la Spagna continuò il suo declino, inoltre Italia e Olanda si ridussero in piccoli stati e persero gran parte del loro potere.
Questo periodo fu segnato anche da una grave crisi economica, l’agricoltura subì un arresto dovuto ad un periodo climatico non favorevole, ci fu un abbassamento brusco della temperatura, chiamato piccola glaciazione, che non favorì la produzione agricola.
L’aumento della popolazione , avuto nel secolo precedente, portò a sfruttare troppo i terreni agricoli dove i prodotti non erano sufficienti a soddisfare i bisogni della popolazione, inoltre a pesare sulla crisi agricola furono anche le continue guerre , susseguitesi in tutto il cinquecento.
L’eccessivo sfruttamento delle derrate agricole, determinò forti carestie soprattutto in paesi come l’Italia, la Spagna , dove l’economia era basata principalmente sull’agricoltura; il non avere cibo a sufficienza determinò un indebolimento fisico della popolazione e fu così che si diffusero terribili epidemie, come la peste.
In molte regioni vi erano continue rivolte contro la rifeudalizzazione, infatti si ritornò a vincolare i contadini al lavoro nelle terre dei signori , aumentando le ore di lavoro.
In questa crisi economica le classi più povere subirono i maggiori danni, poiché si richiedevano sempre meno manufatti e prodotti artigianali , a danno delle persone che li producevano.
La zona del Mediterraneo fu dal punto di vista commerciale quella più colpita, in quanto i traffici marittimi si erano spostati verso l’Atlantico.
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