La crisi del Seicento in Francia fu superata grazie all’intervento dello Stato che, per affrontare gli effetti negativi che la crisi comportava, cercò di incentrare l’economia del paese, aumentando le esportazioni e diminuendo le importazioni.
Tutto questo aveva lo scopo di difendere la produzione nazionale e si cercò di incentivare le attività manifatturiere, come la tappezzeria e l’armeria, inoltre vennero bonificati molti dei terreni paludosi e i proprietari terrieri vennero incentivati a fare prestiti con le banche per poi sfruttare il denaro per migliorare le tecniche di produzione dei campi coltivati.
Il ministro delle finanze francese era Colbert e proprio da lui la politica attuata in Francia fu chiamata Colbertismo , cioè una politica incentrata sul protezionismo.
Si cercò di proteggere la produzione nazionale dalla concorrenza straniera, venne adottato il sistema economico del mercantilismo.
Il mercantilismo si basava sul principio secondo il quale la ricchezza dello stato consisteva nella moneta posseduta, ecco perché in Francia aumentarono le esportazioni dei propri prodotti rispetto alle importazioni. Tutto ciò fu reso possibile aumentando le tasse doganali sull’importazione delle merci estere.
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