Il Sole è la stella del nostro sistema, che appunto si chiama Sistema Solare. E’ la stella a noi più vicina a noi , infatti dista dalla Terra circa 150 milioni di kilometri.

Il nostro pianeta si muove attorno ad esso e riceve calore e luce da esso. Il Sole è nato da una nube interstellare di gas e polveri , come idrogeno, elio e altri elementi chimici più pesanti.

Vediamo com’è avvenuta la sua formazione, circa 5 miliardi di anni fa, questa nebulosa iniziò a contrarsi e le molecole di gas si avvicinarono sempre più precipitando in un enorme vortice. La nube ruotando su se stessa assunse la forma di un disco appiattito. Tutto ciò probabilmente avvenne come conseguenza dell’esplosione di una supernova vicina.

Al centro di tale nube, a causa della forza di gravità , si formò un nucleo sempre più denso, quindi le temperature aumentarono di molto e quindi questo materiale raggiunse una massa e una temperatura tali da innescare le reazioni di fusione nucleare, e quindi parliamo di proto-Sole da cui si formerà il Sole.

Non tutto il materiale della nebulosa originaria andò a formare il Sole, una piccola parte, rimase in rotazione intorno ad esso. Questo materiale si aggregò dando vita ai pianeti del Sistema Solare.

Il Sole è formato dal 75% di idrogeno e per il restante 25% da elio, ci sono inoltre piccole tracce di ossigeno, carbonio e azoto.

Per quanto riguarda la sua struttura , lo si può immaginare formato da strati concentrici, anche se visto che sono materiali gassosi, non c’è una netta separazione.

La parte più interno del Sole, dove avvengono le reazioni di fusione è detto nucleo. Esso è la sede della reazioni termonucleari che convertono l’idrogeno in elio e producono energia.

 

Tutta l’energia prodotta dal nucleo si propaga verso l’esterno per irraggiamento attraverso la zona radiativa.

In tale zona l’energia prodotta dal nucleo viene assorbita dagli atomi di gas che poi la emettono verso l’esterno.

A questo punto per convenzione, attraverso la zona successiva, chiamata zona convettiva, flussi di materia calda, che salgono dalla zona radiativa, verso la superficie solare, chiamata fotosfera (di colore giallo dovuto alla temperatura di poco superiore ai 5500°C), poi si raffreddano e risprofondano.

All’esterno della fotosfera vi è l’atmosfera solare che non è visibile perchè è meno luminosa della fotosfera. L’atmosfera è divisa in due parti: la cromosfera e la corona solare.

La cromosfera è uno stato di transizione, a basse temperature, tra la fotosfera e la corona solare. Questo strato è possibile vederlo durante le eclissi del Sole.

La corona solare è la parte più esterna ed è composta da gas che sono sempre più rarefatti, che nella parte più esterna hanno anche l’energia per sfuggire dall’atmosfera.

La superficie del Sole, che è appunto la fotosfera, non appare uniforme, ma è formata da delle granulazioni, cioè granelli chiari circondati da aloni scuri. Questi granuli si formano dall’affioramento di una bolla di gas incandescente che proviene dalla zona convettiva.

Inoltre, sulla superficie solare si trovano anche le macchie solari, cioè zone scure dovute a una temperatura più bassa di 1000-1500°C, rispetto alle altre zone vicine. Il numero di macchie solari non è sempre lo stesso ma varia secondo un ciclo di 11 anni. Le macchie si trovano in gruppo e hanno vita circa una settimana.

Un altro fenomeno che si può trovare sulla fotosfera sono le protuberanze , formate da pennacchi di gas che si innalzano per tantissimi kilometri.

Infine ci sono i brillamenti, cioè violente emissioni di energia alle quali si associa un intenso flusso di particelle atomiche. Questi brillamenti possono causare disturbi alle telecomunicazioni di alcune aree della Terra.

 

Programma di scienze della Terra per le superiori